Il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni, è stato ospite stamane della frequenze di Radio Uno per commentare l’ultima giornata di Serie A. Il dirigente giallorosso è chiaramente raggiante poiché la sua squadra è tornata in vetta alla classifica dopo la convincente vittoria di Firenze: dopo un avvio di campionato con qualche “singhiozzo”, la Roma è tornata a macinare gioco e gol. Con la Juventus attualmente fuori dalla lotta tricolore, dunque, i tifosi capitolini possono sognare in grande quest’anno:

“Siamo in un buon momento – esordisce Baldissoni – , ma è presto per fare valutazioni. Ognuno si gode il proprio lavoro e noi lo stiamo facendo. Ci sono più squadre attrezzate per vincere, la Roma lo è ma lo sono anche il Napoli, la Juventus, l’Inter o la Fiorentina. È un campionato più equilibrato rispetto al passato, evidentemente può essere più difficile, ma la capacità di migliorarsi nel corso della stagione e di ottenere continuità faranno la differenza. Noi veniamo da due secondi posti e vogliamo migliorare”.

Dopo essere arrivata dietro la Juve per due anni consecutivi, dunque, la Roma pensa possa davvero essere il suo anno: come in occasione del precedente Giubileo, lo scudetto potrebbe fare tappa nella capitale. Si tratterebbe di un grande traguardo che non concluderà comunque il ciclo di Rudi Garcia, poiché nonostante i risultati non all’altezza in Champions, il tecnico francese gode della massima fiducia da parte della società.

“Garcia? Lo è stato lui, ma siamo stati un po’ tutti oggetto di critiche, credo faccia parte del lavoro che facciamo e dipende dalla grande attesa che c’è in città. La squadra non vince da tanti anni – ammette il dg capitolini – e ora si è attrezzata per farlo, alzare le aspettative vuol dire alzare le critiche, anche più dure. Non è vero che il rapporto con Garcia fosse agli sgoccioli: abbiamo un rapporto franco e diretto, siamo contenti di quanto ha fatto da quando è arrivato. Alcune cose, come le dichiarazioni di fine stagione, non sono state fortunate ma glielo abbiamo detto in maniera chiara attraverso il presidente: non scordiamo che Garcia ha fatto il record di punti, portando la Roma due volte al secondo posto”

La Champions, il tallone d’achille della Roma e di Garcia stesso, che nel corso della sua carriera non ha mai avuto uno score positivo nella ‘Coppa dalle grandi orecchie’. I giallorossi, dopo la delusione dello scorso anno, rischiano di nuovo di chiudere l’avventura anzitempo: un dramma? Assolutamente no.

“Giocare in Champions League implica l’utilizzo di energie maggiori, soprattutto se si vuole vincere in campionato, sicuramente una squadra meno abituata come la Roma può pagare il dazio. Però poi dipende dagli episodi, se non ci fosse stata la traversa di Florenzi e avessimo fatto risultato a Leverkusen staremmo parlando di un’altra classifica, non demordiamo di certo. Noi nel budget annuale abbiamo previsto l’uscita dal gruppo di Champions League, solo per prudenza ma non contiamo su quelle risorse che però speriamo di avere, ma se servirà saremo pronti”.

Quanto a capitan Francesco Totti, quest’anno più che mai ha fatto fatica a trovare posto tra i titolari. L’impressione che la parabola del numero 10 sia ormai prossima alla conclusione e Baldissoni spera che almeno l’avventura si conclusa con un trofeo:

“Oggi è fuori per infortunio – evidenzia – , a inizio anno ha avuto la possibilità di scendere in campo, la sua partecipazione è quella di sempre. Finché Francesco può dare qualcosa siamo felici di averlo con noi ed è al centro del nostro progetto. Con lui c’è già un accordo per proseguire con un ruolo dirigenziale, ha un rapporto molto stretto con il presidente, spetta a lui decidere quando smettere e dove esprimere la parte successiva della sua carriera, se a livello tecnico, dirigenziale o di rappresentanza. Ovviamente considerato il suo potenziale saremmo contenti di potergli far svolgere un ruolo di rappresentanza a livello internazionale”.

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ultimo aggiornamento: 26-10-2015


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