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Abbonati del Manchester United “costretti” a comprare i biglietti di FA Cup

Volete il posto assicurato allo stadio per le partite di Premier League? Dovete comprare anche i biglietti per le Coppe. Questa è stata sostanzialmente la “minaccia” del Manchester United ai suoi tifosi che hanno sottoscritto l’abbonamento all’Old Trafford per le partite casalinghe di campionato. Il club la scorsa settimana ha infatti inviato una mail a tutti i suoi “season-ticket holders“, invitandoli a fare il loro ‘dovere di tifosi’ acquistando in prelazione il biglietto per il match di FA Cup contro il Cambridge; pena l’esclusione da una partita di campionato. Questo il testo della stringata email:

“Comprate un biglietto per la sfida di FA Cup tra Manchester United e Cambridge United oppure il vostro abbonamento sarà sospeso per la partita in casa contro il Sunderland del 28 febbraio”

Quando erano stati messi in vendita i biglietti per la partita contro il Cambridge United – squadra di quarta divisione che il Manchester ha affrontato nel replay del quarto turno di FA Cup – pochissimi tifosi avevano esercitato il diritto di prelazione, nonostante la società avesse garantito agli abbonati la possibilità di acquistare contestualmente fino ad altri 5 biglietti per vedere la partita in compagnia di amici e parenti, cambiando anche settore per riuscire a sedersi vicini.

A scoraggiare i tifosi più appassionati era stato il costo esorbitante dei biglietti, per i quali bisognava spendere almeno 50 sterline (67 euro) per acquistare il tagliando più economico. Una cifra ritenuta giustamente eccessiva per una partita di FA Cup contro una squadra di semi-dilettanti. Per questo motivo lo United – temendo di incassare pochi soldi – non ha perso tempo ed ha “ricattato” i suoi abbonati costringendoli a spendere appunto almeno 50 sterline per la partita contro il Cambridge, per non venire esclusi in Premier League il 28 febbraio contro il Sunderland.

Molti hanno accettato di sborsare la cifra richiesta dal club, mentre un piccolo gruppetto ha deciso di non esercitare la prelazione rinunciando così anche alla partita contro il Sunderland; un modo per protestare contro i prezzi eccessivi ed anche contro questa politica folle del club che, successivamente alle polemiche, ha anche difeso il suo operato spiegando che questa “minaccia” sarebbe già inclusa nell’abbonamento:

“E’ una consuetudine che abbiamo instaurato ormai due anni fa: nel rispetto di tutte le competizioni, se l’abbonato non compra il biglietto per la partita di coppa, che sia di FA Cup o di Champions League, il suo abbonamento sarà sospeso per una partita di campionato. Per questo ogni tifoso deve fornirci una carta di credito al momento della sottoscrizione, è tutto spiegato nel contratto d’abbonamento”.

Insomma, un’altra brutta pagina per il cosiddetto calcio moderno nel quale i tifosi altro non sono che consumatori da spremere il più possibile. L’unica a sorridere per questa brutta vicenda è stata la dirigenza del Cambridge che in virtù del tutto esaurito fatto registrare dall’Old Trafford ha incassato circa 1,7 milioni di sterline, ovvero più dell’intero incasso stagionale. Pazienza poi se sul campo è arrivata una sconfitta per 3-0; come ha ammesso il manager Richard Money, aver conquistato questo replay è paragonabile alla vittoria della lotteria per una società dalle possibilità limitate come il Cambridge.

Una pretesa assurda quella dello United agli occhi di un tifoso italiano che, nonostante gli impedimenti vari creati dall’inutile ‘tessera del tifoso’ (diventata ormai una carta di fidelizzazione con la quale scucire altri soldi ai tifosi), è abituato a cedere il proprio abbonamento ad altri tifosi o alla stessa società, come nel caso della Juventus, per le partite di campionato alle quali non può o non vuole assistere. La Juventus, infatti, addirittura rimborsa il tifoso che rimette in vendita il suo biglietto con una “quota partita” (totale costo abbonamento diviso le 19 partite casalinghe), che lo stesso potrà impiegare successivamente per acquistare l’ingresso ad una partita di Coppa Italia, di Champions League o per ricevere uno sconto sull’abbonamento dell’anno successivo.

Anche grazie a questo sistema i piemontesi hanno trovato un modo per garantirsi sempre (o quasi) uno stadio pieno, permettendo contestualmente agli affezionati abbonati di non perdere i soldi già spesi in caso di altro impegno inderogabile in concomitanza con una partita. In effetti anche il Manchester United si è preoccupato di avere sempre un Old Trafford pieno però ai suoi abbonati non si è proposto di restituire nulla, ma anzi ha ideato un meccanismo per costringerli a sborsare altri soldi.

Stefano Capasso

Sono un giornalista pubblicista residente a Bologna. La mia collaborazione con Blogo è iniziata nel giugno del 2009 con il magazine CalcioBlog.it. Sfruttando la mia passione per molti altri sport oltre al calcio, dal luglio 2012 ho iniziato a scrivere anche su OutdoorBlog.it in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012.

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