Andrea Agnelli
Andrea Agnelli ha parlato a margine dell’evento Il Foglio a San Siro lasciando diversi spunti interessanti. “La Coppa Italia? Lo sport ha una regola di vita, che si riparte sempre da zero: bisogna sempre avere fame, volontà e voglia di arrivare davanti a tutti. Questa è l’essenza dello sport. Ogni trofeo conta, ma non sempre la squadra più forte vince. Il più importante è il campionato perché ti da l’indicazione veramente della squadra più forte. Quello con più appeal è la Champions, ma ogni competizione conta ed è importante portarla in bacheca. Marotta è una persona che manca perché gli voglio bene”.
“In quel momento sono state prese decisioni e su di lui fatte riflessioni che all’inizio lo attiravano e poi non più. La società aveva preso altre decisioni. All’Inter sta facendo molto bene, con Steven Zhang ho un ottimo rapporto e c’è un mio ex compagno di Università. Quindi posso dire di voler abbastanza bene all’Inter il che è particolare. Dybala è un grande giocatore, le decisioni sono figlie di momenti. A dicembre se mi aveste chiesto di Vlahovic alla Juventus vi avrei detto che era impossibile… Le risorse sono limitate e si deve scegliere come investirle. In questa visione abbiamo Vlahovic, De Ligt, Locatelli e Chiesa. Fare un’offerta a Paulo non consona al suo livello non sarebbe stato giusto anche per lui che a 29-30 anni deve trovare l’ultimo passaggio”.
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