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Allegri: “Inter-Juventus non è da dentro o fuori”

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È un Massimiliano Allegri sereno e fiducioso quello che si presenta in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Juventus. Il tecnico livornese ha recuperato diversi infortunati e almeno per il centrocampo, avrà per la prima volta l’imbarazzo della scelta. Rimangono out Lichtsteiner e Caceres, mentre sono ancora incerte le condizioni di Mandzukic, Morata e Pogba, comunque sia l’organico bianconero è attrezzato per risollevarsi dopo un avvio di campionato deludente. L’obiettivo è quello di rimanere in corsa per lo scudetto a marzo, quando poi si dovrà tirare la volata finale: ecco perché, ribadisce Allegri, la partita di domani sera non sarà decisiva.

“Non è una partita da dentro o fuori, dobbiamo arrivare a marzo ed essere in lotta per lo Scudetto. E’ il derby d’Italia ed è visto in tutto il mondo, ma noi siamo abbastanza indietro in classifica ed un’eventuale vittoria non cambierebbe niente nel nostro cammino. Per cambiare dobbiamo dare continuità ai risultati, visto che siamo abbastanza indietro dobbiamo arrivare a marzo nelle migliori condizioni. Domani non è assolutamente una partita che decide lo Scudetto, rispetto l’Inter ma non la temo”.

Abituati forse troppo bene nelle ultime settimane, i giornalisti presenti in sala stampa chiedono ad Allegri la formazione, ma l’allenatore della Juve non si sbilancia. Anche se molto probabilmente ha già in mente gli 11 titolari da schierare a San Siro, fa pretattica approfittando anche delle condizioni incerte di qualche top player:

“La formazione? Non la so neanche io, devo valutare bene la condizione di tutti i nazionali e degli infortunati, anche se tutti hanno lavorato con la squadra. Per la prima volta avrò quasi tutta la rosa a disposizione. Mandzukic? E’ convocato, deciderò se farlo giocare titolare, stessa cosa per Dybala, che doveva smaltire il fuso orario. Marchisio rientra e credo che giocherà. Morata e Pogba sono da valutare, i loro infortuni non erano gravi”.

L’inizio di stagione non è stato in linea con le aspettative, la rivoluzione della rosa sta richiedendo più tempo per consentire il raggiungimento della continuità nei risultati e la partita con l’Inter arriva per giunta all’inizio di un ciclo di 7 match nel giro di 21 giorni.

“Troppi goal presi? Non è una questione di equilibrio, è una questione di caratteristiche dei giocatori. In questo momento siamo senza terzini destri e dobbiamo utilizzare un altro sistema di gioco. Dobbiamo sistemare alcune cose. Abbiamo sbagliato partite a prescindere dalle assenze, dovevamo avere più punti. Ma con tutti a disposizione potrò fare più scelte e creare competizione all’interno della squadra, oltre a far rifiatare quelli che giocano di più. I nazionali stanno giocando ininterrottamente da agosto. Quella di domani è una partita importante – prosegue Allegri – , ma guardando la Champions abbiamo poche partite, quindi mercoledì sarà decisiva per portarci avanti e raggiungere il passaggio del turno”.

Quanto alla corsa scudetto, sia Garcia che Mancini hanno messo le mani avanti, indicando ancora la Juventus come la squadra favorita per la vittoria finale. Allegri sa bene che i due colleghi stanno tenendo volutamente un profilo basso:

“Garcia dice il contrario dell’anno scorso, Mancini toglie pressione alla sua squadra. Ma ora la classifica dice che Inter, Napoli, Roma e Milan sono davanti alla Juventus, poi c’è la Fiorentina che sta facendo un grande campionato e che credo possa lottare per la vittoria finale. Ogni annata è diversa dall’altra, quest’anno abbiamo cambiato tanto ed abbiamo avuto diverse problematiche”.

Mirko Nicolino

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