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Behrami: “Il Milan ha fatto il contrario di quello che andava fatto, Leao non ha dato un buon segnale con un gesto”

L’ex centrocampista Valon Behrami ha sottolineato le tante cose che secondo lui non hanno funzionato nella squadra rossonera.

L’ultima sfida tra Parma e Milan al Tardini ha lasciato amare sensazioni nel cuore dei tifosi rossoneri e non solo. Parole forti sono arrivate da Valon Behrami, ex calciatore di lungo corso nel panorama italiano ed internazionale, che ha analizzato senza filtri la performance del Milan, mettendo in luce i momenti chiave del match e le reazioni dei giocatori.

Avvio decisamente complicato

L’inizio della stagione è sempre un momento cruciale per ogni squadra, un periodo in cui si gettano le fondamenta per il successivo sviluppo del gioco e si costruisce la fiducia necessaria a affrontare gli impegni con il giusto spirito. Secondo Behrami, il Milan non sembra aver sfruttato al meglio questa fase. Dopo un pareggio in rimonta contro il Torino, la squadra rossonera si è trovata ad affrontare il Parma, in una partita che avrebbe dovuto prendere una direzione diversa sin dal primo tempo.

Tijjani Reijnders

L’analisi del match

Considerate, invece, le numerose occasioni create dai padroni di casa alla squadra di Fonseca è andata anche bene essere sotto solo di una rete all’intervallo. L’ex calciatore sottolinea come, nonostante una reazione iniziale nel secondo tempo che sembrava preannunciare una svolta, un contropiede del Parma abbia vanificato tutti gli sforzi, rivelando carenze soprattutto in fase difensiva.

L’attacco al portoghese

Uno degli episodi che ha catalizzato l’attenzione di Behrami riguarda Rafa Leao, il cui comportamento dopo l’errore che ha portato al goal vittoria del Parma realizzato da Cancellieri, ha sollevato non poche perplessità. La reazione disperata del portoghese, che si è lasciato cadere a terra dopo il suo passaggio sbagliato, è stata interpretata da Behrami come un segnale negativo, sia in termini di maturità personale che di impatto sul morale della squadra. Per un giocatore del suo calibro e della sua importanza simbolica nell’ambito della squadra, l’atteggiamento giusto sarebbe stato quello di rialzarsi immediatamente, cercando di riscattarsi per l’errore commesso.

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