Da ieri il mondo del calcio è scosso dal caso Bologna-Milan. Dopo l’ordinanza del Sindaco del capoluogo emiliano si è aperto un vero e proprio tam-tam per capire come ovviare al problema sorto in relazione alla calamità naturale che sta affliggendo Bologna.
Alla fine è giunta la decisione di rinviare il match a data da destinarsi. Ora ovviamente inizia un nuovo problema: capire quando recuperare la gara all’interno di un calendario che mai come quest’anno è fitto di impegni nazionali e internazionali.
Era attesa con ansia la decisione definitiva su Bologna-Milan e ora è arrivata. Il CdA d’emergenza convocato negli scorsi minuti ha deciso che la gara Bologna-Milan prevista per domani sera alle ore 18:00 allo stadio Dall’Ara è rinviata a data da destinarsi. Dunque la partita non avrà svolgimento e ora occorrerà capire quando e come recuperare la partita considerando che il Milan dovrà recuperare anche la sfida contro il Como che salterà per via degli impegni di Arabia Saudita per via della Supercoppa Italiana.
Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, ha parlato in seguito alla decisione di rinviare la partita tra Bologna e Milan. In primo luogo ha espresso sorpresa dalla decisione del Sindaco di Bologna affermando che “la Lega è rimasta sorpresa dall’ordinanza del sindaco: generalmente queste decisioni sono prese dal prefetto; e soprattutto, si è aperto un dialogo perché il presupposto nell’ordinanza è la presenza di 35 mila persone allo stadio. Dal comune non c’è stata disponibilità sulla disputa a porte chiuse: la scelta è diventata se imporre un campo neutro a 24 ore di distanza, imponendolo alle due squadre, oppure se rispettare l’ordinanza di un’autorità riconosciuta dalla legge e rinviare la partita”. Sul recupero della partita ha affermato poi che “al momento, calendario alla mano, il mese in cui sarà possibile recuperare la partita è febbraio. Ci sarebbe il giorno di Natale, come ipotesi, ma stiamo valutando. Spostare Verona-Milan? No, perché si entra in uno spostamento a catena. Come Lega, non possiamo fare molto”.
Il Presidente Casini ha poi aggiunto che “in futuro dovremo essere tutti attenti e valutare ogni possibile alternativa, per noi le porte chiuse potevano essere praticabili: è pur vero che poi la situazione nella regione, e in particolare a Bologna, è stata particolarmente difficile”. Aggiungendo inoltre che “non è prevista dal sistema, di fronte a un atto amministrativo che impedisce il raggiungimento dell’impianto per incolumità pubblica. Non è detto che non si possa fare, è da valutare in futuro. C’è una serie di decisioni che rischiavano di essere una serie di complicazioni. Il Milan aveva dato disponibilità, per il Bologna sarebbe stato complicato”.
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