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Braglia: “Mi piace il nuovo sistema di Fonseca, non capisco dove vuole arrivare la dirigenza”

L’ex portiere Simone Braglia ha contestato l’operato dei dirigenti rossoneri.

MilanNews.it ha intervistato Simone Braglia che ha elogiato Paulo Fonseca. “A me questo nuovo sistema che l’allenatore tenta di dover dare alla squadra mi lascia, da tifoso, abbastanza positivo su quello che può essere il discorso della squadra, l’evoluzione della squadra. Quello che non capisco è fino a dove a livello dirigenziale si vuole arrivare per costruire una squadra che rispetti il nome del blasone”. 

Paulo Fonseca

Cosa manca per lottare per grandissimi traguardi

Una delle cose che si è evidenziata l’anno scorso sono i gol subiti, che non tutti implicabili alla difesa. Anche perché quando si è vinto lo Scudetto lo si è vinto grazie all’apporto, al sostegno, di due giocatori, chiamasi Tonali e Kessié, che a livello di interdizioni riuscivano a dare quell’equilibrio che l’anno scorso non c’è stato. Al momento io non vedo altri centrocampisti che possono svolgere il ruolo che avevano svolto Kessié e Tonali, cioè di interditori. Per il momento anche lì, sì, Bennacer, però è uno, poi? Il Milan deve comunque sempre partire da quei presupposti che sono stati del pregresso e che sono stati degli elementi identificativi di quello che era un equilibrio di squadra. Poi per me l’allenatore è all’altezza, poi servono i giocatori”. 

La bordata

Qui c’è da dire che la società, sotto questo punto di vista, del merchandising, della programmazione e quant’altro, è sicuramente all’altezza, dall’altro lato non c’è, secondo me, l’esatta identificazione del valore sportivo degli acquisti che devono andare poi a prendere. Tutto qui, secondo me. E poi bisogna vedere se alla società interessa l’aspetto sportivo, perché essendo una società straniera, bisogna vedere se gli interessa tornare ai fasti che furono o c’è una maggior concentrazione su quello che può essere un discorso legato ai numeri, ai numeri di bilancio, che sono comunque importanti per far continuare il prestigioso di una società come quella del Milan. Ci vuole un equilibrio su tutto, ma al momento mi sembra ci sia uno sbilanciamento su una parte in particolare che non è quella sportiva. Quindi può essere una priorità, ma ci vuole anche il fatto di sostenere una piazza prestigiosa che si chiama Milan”. 

Redazione F

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