Ariedo Braida ha parlato a MilanNews della brutta stagione del Milan; ecco le sue impressioni. “4-5 mesi fa dissi che il Milan quest’anno non era competitivo. Qualcuno ha avuto da ridire, dicendo che sono un po’ ‘rincoglionito’. Possiamo ora dire però che avevo ragione”.
“Sono stato quasi 28 anni al Milan, il mio legame è profondo. Anche perché sono milanista da prima, dal 1962. E da persone che ha il Milan nel cuore mi è dispiaciuto molto vedere una mancanza di stile nella sconfitta nel derby. Ieri ho visto 2 espulsi e parapiglia. Serve umiltà, stringere la mano all’avversario e fargli i complimenti. Questo è lo sport, senza isterismi. Il Milan ha un suo stile e non deve perderlo”.
“Hanno scaricato tutte le colpe sull’allenatore, che qualche colpa la ha sicuramente ma è servito da capro espiatorio delle manchevolezze di tutti. Invece si è deciso di sparare contro il tecnico. Nella vita bisogna avere il coraggio di ammettere i propri errori, poi ricominciare in maniera positiva”.
“Discorso complesso, ma è tutto un insieme. Ho vissuto il calcio dall’interno, l’ho vissuto quotidianamente. Si dice che con gli algoritmi si risolvono i problemi, ma non è così. Possono certamente aiutare, ma poi servono gli uomini e qualcuno che si prenda la responsabilità di decidere. Poi nessuno è perfetto, io stesso ho sbagliato e sbaglierò. Chi pensa di non sbagliare, beato lui…”.
L’articolo Braida: “Dissi già che il Milan non era competitivo, nel derby c’è stata mancanza di stile, Pioli è il capro espiatorio” proviene da Notizie Milan.
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