Verona, un colpo a testa per Chievo e Hellas: ecco Christiansen e Fernandinho

A Verona stanno per aggregarsi alle due squadre cittadine due nuovi giocatori: per l’Hellas è il secondo acquisto invernale dopo Leandro Greco, per il ds clivense Luca Nember è invece il primo colpo in entrata dopo tante operazioni in uscita (la più chiacchierata quella che ha portato Maxi Lopez al Torino). Due calciatori dal fisico, dalle caratteristiche e dal passato diverso: uno è Anders Christiansen, mediano danese con discreta esperienza internazionale, quello invece che avrà a breve a disposizione Mandorlini è Fernandinho, attaccante brevilineo brasiliano alla sua prima apparizione nel Vecchio Continente. Vediamo nei dettagli che tipo di giocatori sono.

Anders Christiansen

Si tratta di un 24enne centrocampista danese che in patria era ed è considerato un ottimo giocatore, buona visione di gioco, il giusto agonismo e classe sopra la media per un incontrista; si è svezzato nel Lyngby, ma è nel Nordsjaelland che è venuto fuori, grazie anche alla maturazione anagrafica: ha affrontato la Juve in entrambe le sfide di Champions di due anni fa (entrando sempre però a partita in corso) e può vantare negli ultimi due anni e mezzo 67 presenze in campionato con 5 segnature (9 le gare in Europa), mentre nel curriculum spiccano anche le 7 partite giocate con l’Under 21 danese (e 2 gol). Questa nuova esperienza al Chievo, in cui arriva a titolo definitivo, potrebbe rivelarsi utile per una convocazione nella Nazionale Maggiore: molti in Danimarca pensano la meriti.

Fernandinho

Solo omonimo del centrocampista del Manchester City, in realtà si chiama Luiz Fernando Pereira da Silva e di ruolo fa l’attaccante; quando era praticamente un bambino, parliamo di inizi anni ’90 visto che è un classe ’85, si parlava molto delle sue doti fuori dal comune, tanto che in carriera si è sempre portato appresso la zavorra, se così si può chiamare, del predestinato. In realtà Fernandinho, poco più di un metro e 70, velocità e colpi (rari) da brasiliano, alla lunga si è perso, anche se alle soglie dei 30 anni può coronare il sogno di giocare in Europa dopo le esperienze in Corea del Sud e Emirati Arabi Uniti; certo è che nel biennio 2010-2012 ha fatto discretamente bene nel San Paolo, non si è ripetuto nell’Atletico Mineiro di Ronaldinho, quindi il Gremio: 13 partite e neanche un gol. Una scommessa per il Verona, ma è pur sempre solo un prestito secco.

vieni127

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