Dietro il fallimento del Milan c’è una verità ancora non detta, e fa davvero paura: la rivelazione lascia senza parole i tifosi

Dietro il fallimento del Milan c’è una verità ancora non detta, e fa davvero paura. Quanto detto dal giornalista apre un nuovo caso.

Sono ore di profonda crisi in Casa Milan, e le prossime potrebbero essere anche peggiori. A Milanello potrebbe infatti arrivare clamorosamente un nuovo tecnico, un traghettatore, per guidare la squadra fino al termine della stagione. La scelta di una figura temporanea evidenzia quanto la situazione sia delicata e quanto la dirigenza stia cercando una scossa per evitare il collasso. Non solo, tra le righe di una sconfitta che ha molti padri, emerge una verità ancora non detta sul Milan che fa davvero paura, una realtà ben più preoccupante della stessa sconfitta: il timore che la squadra, al di là dei cambiamenti, stia perdendo la sua identità e la capacità di lottare per i propri obiettivi.

Dietro il fallimento del Milan c’è una verità ancora non detta

La domanda che maggiormente si pongono i tifosi è di chi possa essere la colpa di un tale disastro sportivo. In realtà, la domanda, seppur semplice, presuppone una risposta articolata che coinvolge forse tutti gli elementi del mondo rossonero. Dalla dirigenza ai giocatori, fino al tecnico e allo staff. Ma ciò che realmente spiazza è quanto rivelato da un giornalista molto ben informato sui fatti che accadono a Milanello. Ha messo in luce una “verità” che potrebbe non solo far arrabbiare i tifosi, ma gettare ombre davvero poco piacevoli sul Club. Una realtà che potrebbe riguardare dinamiche interne poco trasparenti e decisioni che, col senno di poi, si sono rivelate fatali per la squadra. Un quadro che alimenta ancora più preoccupazioni per il futuro immediato del Milan.

La verità non detta sul Milan che fa davvero paura

Fabio Ravezzani, attraverso un post sui propri canali X, ha svelato cosa si nasconde davvero dietro il fallimento del Milan. Quanto fatto emergere dal giornalista è decisamente un monito che procurerà più di qualche riflessione tra tifosi e non solo. Ha scritto: “Il fallimento di Conceicao è lampante, come quello dei dirigenti Milan che propongono agli allenatori solo contratti da 6 mesi. Logico che accettino solo quelli scarsi, no?”. Ha proseguito poi: “Conceicao ha un contratto a breve termine. Glielo ha procurato il suo agente Mendes che è anche agente di Joao Felix. Felix resterà ancor poco al Milan come Conceicao e deve giocare. Così Pulisic sta fuori perché non è un protetto di Mendes. A questo si è ridotto il club”.

 

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