Fernando Torres sul mercato: più Spagna che Italia

[blogo-video provider_video_id=”y2622G2Ark0″ provider=”youtube” title=”Fernando Torres – The Resurrection” thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=y2622G2Ark0″]

José Mourinho ha deciso, e spesso e volentieri dal suo ritorno al Chelsea le sue decisioni coinvolgono l’Italia. I casi di Wallace (Inter) ed Essien (Milan) sono soltanto le prime avvisaglie. Si è parlato nelle scorse ore di Obi Mikel tra i prossimi scaricati del tecnico lusitano: per il centrocampista africano, insieme alle tre big turche, ci sarebbero anche Inter e Fiorentina.

Ma il vero nome che arricchirà il piatto è quello di Fernando Torres. Lui ed Eto’o cambieranno maglia. Lo Special One vuole la rivoluzione in attacco, probabilmente tornando a puntare su Romelu Lukaku, attualmente in prestito e per il quale per esempio la Juventus sarebbe anche pronta a investire molto del suo prossimo budget, e uno tra Radamel Falcao e Mario Balotelli (nettamente favorito il primo che a Montecarlo pare comunque di passaggio).

Ecco, Torres è uno dei quei calciatori alla Vidic, che l’Italia l’ha sfiorata parecchie volte. Per l’attaccante spagnolo, vecchissimo pallino di Galliani, ci sono però forti voci che lo rivorrebbero in Spagna. La prima soluzione, la più logica e romantica, prevede il ritorno al tanto amato Atletico Madrid, squadra destinata a perdere prima o dopo anche Diego Costa, uno dei giocatori più in vista dell’anno.

La seconda, sempre iberica, parla invece di un Real Madrid a caccia di una punta centrale che possa sostituire (o comunque generare concorrenza) il francese Karim Benzema senza abbassare il livello e senza “spingere” in quel ruolo uno tra Cristiano Ronaldo e Bale (i quali però gradirebbero, forse perché l’idea è quella di segnare di più e correre di meno).

Quel che farà la differenza sarà la richiesta d’ingaggio, poco sopportabile ai livelli attuali dalle italiane, perché comunque in realtà come cartellino potrebbero bastare 16/17 milioni visto che Mourinho non è il genere di manager che punta i piedi su queste cose. Anzi, un problema in meno da gestire anche per Abramovich, sempre pronto a compensare le perdite di tasca propria.