Intervenuto sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando ha analizzato così Salernitana Milan, evidenziando la prova incolore offerta da Rafel Leao.
LE PAROLE – «Il Milan aveva la possibilità di dar seguito alla vittoria sul Monza e di prolungare il filotto nei prossimi impegni (Sassuolo, Empoli). Poteva programmare un avvicinamento sulle prime e invece si ritrova la Fiorentina a 3 punti e oggi può ritrovarsi il Bologna a 2. Niente da fare. Il Milan è questo: un’auto che prova a ripartire, ma, ogni volta, il motore tossisce e si ferma. Commettendo sempre i soliti errori. Questo è definitivamente il Milan 2023-24: una squadra ripetutamente ferita nei muscoli, in affanno anche con le piccole (Udinese), tatticamente irrisolta, incapace di difendere un vantaggio importante e di pareggiare la rabbia agonistica degli avversari.
La magia non deve trasmetterla Ibracadabra dalla tribuna, ma Leao in campo, che è il più bravo di tutti e partite così deve deciderle da solo. E invece anche ieri ha trascinato per il campo la sua talentuosa indolenza. Segnare al Sassuolo e portarsi le mani alle orecchie non basterà. Deve mostrare continuità e voglia di soffrire per la squadra in difficoltà. E deve fare gol. Siamo a Natale e Rafa è stato raggiunto a quota 3 gol in campionato da un difensore (Tomori) e da uno che non gioca mai (Jovic). Non esiste. Discorso analogo per Theo, ieri il peggiore».
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