Juventus' defender Leonardo Bonucci (R) fights for the ball with Genoa's midfielder Leandro Greco during the Italian Serie A football match Genoa Vs Juventus on October 29, 2014 at Luigi Ferraris Stadium in Genoa. AFP PHOTO / MARCO BERTORELLO (Photo credit should read MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)
La Juventus si presenta a Marassi con l’obbligo di mostrare che le ultime prove opache sono solo un episodio. Di fronte trova una squadra, il Genoa di Gasperini che viene da due vittorie consecutive in trasferta e vuole regalare una gioia al proprio pubblico dopo il pareggio casalingo con l’Empoli. Il copione è quello atteso, sono gli ospiti a fare la partita anche se la manovra bianconera non è proprio fluida, il Grifone sfodera una gara gagliarda, ben sintetizzata dal giovanissimo esordiente Mandragora che non lascia respirare Pogba e lascerà il campo in preda ai crampi. Quando tutto sembrava avviarsi verso un deludente pareggio ecco il lampo genoano, Matri serve ad Antonini la palla che decide il match e l’ex Milan si regala una notte da sogno.
La gara fin dal primo minuto non è divertentissima, le condizioni del terreno, non al meglio, e l’agonismo in campo rendono difficile il compito ai ventidue in campo. La Juventus, forte della sua maggiore qualità, ha in mano il pallino del gioco e pur non riuscendo ad essere brillante crea comunque qualche occasione pericolosa dalle parti di Perin. Nel primo tempo c’è da registrare una conclusione di Lichtsteiner deviata da un difensore che per poco non mette nei guai Perin e un palo colpito da Llorente, lo spagnolo e bravo a girarsi in un fazzoletto nonostante la pressione di Burdisso ma non è fortunato.
Nella ripresa non cambia il copione ma ai bianconeri sembra mancare quella fame a cui ci avevano abituato sotto la guida di Antonio Conte. Anche Ogbonna deve fare i conti con la sfortuna quando un suo pallonetto si infrange sul palo, ma il difensore avrebbe potuto fare di meglio. Allegri gioca la carta Morata, lo spagnolo aggiunge vivacità alla manovra juventina e deve ancora fare i conti con i miracoli di un portiere: dopo Roberto dell’Olympiacos tocca a Perin negare la gioia del gol all’ex Real Madrid. La partita sembra avviarsi al termine quando all’improvviso c’è il lampo: Matri crede su un pallone che sembrava destinato ad essere controllato dalla difesa della Juve, tocca in mezzo dove c’è Antonini che anticipa tutti e mette dentro un pallone che vale tre punti, pesantissimi.
Marcatori: 94′ Antonini (G).
Genoa (3-5-2): Perin; De Maio, Burdisso, Marchese; Greco, Mandragora (24′ st Kucka), Bertolacci, Rosi (36′ st Antonini), Antonelli; Perotti, Pinilla (42′ st Matri).
A disposizione: Lamanna, Sommariva, Roncaglia, Izzo, Mussis, Lestienne, Edenilson, Sturaro, Iago.
Allenatore: Gasperini.
Juventus (3-5-2): Buffon; Bonucci, Ogbonna, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal (34′ st Pereyra), Marchisio, Pogba, Asamoah; Tevez, Llorente (20′ st Morata).
A disposizione: Storari, Rubinho, Padoin, Pirlo, Romulo, Coman, Mattiello, Marrone, Giovinco.
Allenatore: Allegri.
Arbitro: Mazzoleni.
Ammoniti: Greco (G); Ogbonna, Vidal, Chiellini, Lichtsteiner (J).
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