Il Milan vince a Bratislava e l’eco della polemica, clamorosamente, aumenta anziché diminuire. E’ lo strano destino dei rossoneri in una stagione che vive come in una sorta di ottovolante emozionale in cui tutto può essere il contrario di tutto.
Ennesima gatta da pelare per Fonseca che, nemmeno dopo i tre punti in Champions liberatori e quanto mai essenziali, deve guardarsi le spalle dalle critiche che, a dire il vero, investono anche la proprietà per via di una gestione che sta alimentando dubbi e perplessità in maniera sempre crescente.
La notte europea è stata caratterizzata da molti temi, sia di campo che extracampo. Il Milan è stato senza dubbio il protagonista “perdente” di una situazione, anche contingente, che ha oscurato la vittoria di misura contro il piccolo Slovan Bratislava. Partendo dalla gara dei rossoneri in terra slovacca il risultato, seppur fondamentale, non può bastare a coprire la delusione per le tanti, colpevoli, amnesie difensive che hanno spianato la strada a due gol davvero evitabili. Poi ci sono le ragioni extracampo di una notte europea che colpisce la società e la avvolge in una critica davvero molto forte. Il dubbio, a dire il vero, è venuto a molti e ora diventa ancora più forte dopo l’ultima frecciata al veleno alle politiche societarie.
E’ un Gianpiero Gasperini euforico, e come dargli torto, quello che commenta la vittoria roboante sul campo dello Young Boys per 6-1 con De Ketelaere sugli scudi e autore di una doppietta e tre assist. Il tecnico dei bergamaschi al termine della partita non ha esitato a lanciare una frecciata al Milan affermando: “De Ketelaere meritava lui il premio di MVP della partita, sempre detto che gli algoritmi non ci azzeccano. Fa cose che l’anno scorso non faceva. L’Europa League gli ha aumentato l’autostima”.
Molti hanno puntato il dito contro le scelte di mercato del Milan, in particolare contro Paolo Maldini per aver investito su di lui. Tuttavia, la sua rinascita con l’Atalanta è stata un promemoria sul fatto che il valore di un calciatore non può essere giudicato in pochi mesi. Il contributo di De Ketelaere all’Atalanta non si è fermato alla semplice redenzione personale. La sua prestazione esaltante nella vittoria per 6 a 1 contro il Young Boys ha segnato la storia della Champions League. Con due gol e tre assist in un’unica partita, ha stabilito un record che nessun altri calciatore aveva mai raggiunto prima in questa competizione. Questo exploit non solo conferma le sue qualità eccezionali ma sottolinea anche la sua importanza nel progetto ambizioso dell’Atalanta, che dopo il successo in Europa League, punta ora a lasciare il segno anche in Champions. Una vera e propria rivincita in piena regola per Paolo Maldini.
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