“Ha preso in giro tutti”, c’è aria di tempesta su Milanello: volano parole grosse, l’accusa è fortissima

“Ha preso in giro tutti”, c’è aria di tempesta su Milanello. Quanto emerso dopo la serata di Bologna sta generando il caos.

La caduta del Milan sta facendo rumore, e sarebbe stato il contrario. In tanti si aspettavano legittimamente una riscossa, una prova di orgoglio e di carattere, ma i fatti hanno detto l’esatto contrario. La squadra sembra aver perso ogni slancio, e la crisi si fa sempre più profonda. In Casa Milan sono ore frenetiche, con la dirigenza che valuta ogni possibile mossa. Lo spettro dell’esonero è tornato minaccioso, e la pressione cresce. Non solo: circola una voce sempre più forte che il club decida già nelle prossime ore di affidare la panchina a un traghettatore inatteso, per guidare la squadra fino al termine della stagione e cercare di salvare il salvabile.

C’è aria di tempesta su Milanello: tutti colpevoli

Tutti sul banco degli imputati, nessuno escluso. Le rivelazioni di Carlo Pellegatti, nell’immediato post gara, offrono un quadro della situazione ancor più nero di quanto si possa già immaginare. Le sue parole, dure e senza filtri, hanno messo in luce le difficoltà che la squadra sta vivendo, svelando retroscena preoccupanti. Non solo, l’aria su Milanello è decisamente pesante, con la tensione che cresce. Le ultime accuse emerse, infatti, gettano ancora di più il gruppo e l’ambiente in una situazione di crisi davvero complicata da decifrare, con il futuro del club che appare incerto e inquietante.

“Stai prendendo in giro tutto”, volano parole grosse sul Milan

Alfredo Pedullà, commentando la partita di ieri del Milan a Bologna, non è stato per nulla tenero con Leao che a fine partita aveva posto l’accento anche su alcune decisioni arbitrali dubbie. Il giornalista ha affermato: “Le parole di Leao: non è giusto dire che avevate la partita in mano. Se rispondi così significa che stai prendendo in giro la gente. Il Milan non aveva la partita in mano, l’ha sbloccata per un episodio”. Non solo, prosegue poi: “Il regolamento ti dice che il gol del Bologna è valido e dopo di quello sei sparito. Perché dobbiamo dire che avevate la partita in mano. Se parliamo sempre degli arbitri cerchiamo alibi che sono niti da mesi e non capiamo i problemi del Milan”.

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