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Il Milanologo Franco Ordine sa di cosa parla. Da Maldini ad Ibra e Cardinale

Il noto giornalista, da sempre ben inserito nel mondo Milan lungo le decadi, offre la sua realistica visione del caos che regna attorno ai rossoneri partendo da lontano e rivelando nuovi dettagli.

Il mondo del calcio è spesso teatro di intense emozioni e di momenti carichi di tensione, ma poche storie recenti hanno suscitato pari interesse e preoccupazione quanto quella che sta vivendo il Milan.

Dall’addio di figure storiche come Paolo Maldini, passando per le discutibili scelte manageriali e arrivando alle ultime decisioni di mercato, il diavolo attraversa una fase di turbolenza che mette a dura prova la pazienza dei suoi tifosi. Entriamoci attraverso lo sguardo privilegiato di Franco Ordine.

L’epicentro del dissenso

Agli albori del dissenso rossonero troviamo il licenziamento di Paolo Maldini, avvenuto nel contesto di un riassestamento dirigenziale che ha lasciato molti sostenitori e osservatori perplessi. Maldini, icona indiscussa del calcio e figura di garanzia per i tifosi, è stato sostituito in un momento chiave, dopo una stagione terminata piuttosto amaramente a bocca asciutta, nonostante la qualificazione in Champions League guadagnata però più per demeriti altrui che per meriti propri (leggasi penalizzazione della Juventus). La mancata sostituzione di Maldini e di un direttore sportivo di comprovata esperienza come Ricky Massara con figure di pari peso ha aperto un vuoto di rappresentanza e di competenza che ha destato non poco malumore.

Scelte tecniche e malcontento

Il post-Maldini ha visto anche la scelta di puntare su Stefano Pioli, mantenuto alla guida della squadra nonostante le voci su possibili sostituti. Il secondo posto ottenuto in campionato rappresenta ben poco ai milanisti dopo aver dovuto vedere l’Inter festeggiare la seconda stella proprio nel derby di Milano. Avanzando ulteriormente, l’arrivo di Zlatan Ibrahimović nell’inedita veste di dirigente e le successive mosse di mercato, discutibili agli occhi di molti, come il prestito (che diventerà cessione) di Kalulu alla Juventus e l’arrivo di più di un giocatore che ancora non ha dimostrato di valere il Milan, hanno aggiunto ulteriori elementi di frizione.

Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic

Rottura con la tradizione

Secondo Franco Ordine la somma di tutto ciò, unita alla situazione Cardinale/Redbird ha provocato una rottura con la mentalità tradizionalmente attribuita all’ambiente Milan e percepita da sempre anche dai tifosi. Dal sentimento rossonero ritrovato poco più di due anni fa grazie allo scudetto con Paolo Maldini alla perdita di identità attuale con Fonseca che bacchetta i suoi davanti alle telecamere ne è passata di acqua sotto i ponti.

 

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Redazione F

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