Con la somma del percorso fatto in Champions League, il sacrificio di un big non è più obbligatorio: basterà monetizzare uno o due dei giovani in prestito (non Giovanni Fabbian, su cui l’Inter vuole puntare) e poi si potrà chiudere ufficialmente la stagione 2022-2023.
Ovviamente questo meccanismo esula da quanto invece può accadere dal 1° luglio in poi: resta infatti fondamentale per i nerazzurri acciuffare la qualificazione alla prossima Champions League, tramite uno dei primi quattro posti in campionato o tramite la vittoria dell’edizione corrente, perché altrimenti mancherebbe un pilastro economico fondamentale su cui costruire il presente e il futuro. A riportarlo è la Gazzetta dello Sport.
L’articolo Inter, cedere un big non è più un obbligo. Ma il quarto posto è fondamentale proviene da Inter News 24.
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