L’Inter vola in semifinale di Coppa Italia battendo la Lazio 2-0 grazie alle reti di Arnautovic e Calhanoglu. A San Siro, i nerazzurri dimostrano solidità e concretezza, controllando la gara con maturità. La spinta del pubblico accompagna la squadra verso il traguardo, mentre Inzaghi osserva con attenzione la risposta dei suoi uomini. La vittoria regala entusiasmo, ma il tecnico sa che il cammino resta lungo e pieno di insidie. Con un calendario fitto di appuntamenti decisivi, ogni scelta tattica diventa fondamentale per mantenere l’equilibrio e gestire le energie. La gara, però, ha lasciato in eredità anche diversi problemi inattesi.
I prossimi mesi si preannunciano tutti molto importanti e caratterizzati da tante partite ravvicinate che metteranno a dura prova la rosa: grazie alla vittoria di ieri, ad aprile ci saranno anche due gare in più. Inzaghi ha analizzato con lucidità la situazione, consapevole delle assenze che complicano la gestione del gruppo. Gli infortuni di Zalewski, Darmian e Carlos Augusto limitano le rotazioni sugli esterni, riducendo le opzioni a disposizione. L’allenatore studia alternative: Dumfries e Dimarco, le pedine fondamentali, sono gli unici laterali a disposizione, ma questo significa che il rischio di sovraccarico è molto alto.
Al termine della gara, Inzaghi commenta la qualificazione e si sofferma sulla gestione delle assenze sulle fasce. Il tecnico valuta l’ipotesi di un cambio modulo per ovviare alla mancanza di esterni di ruolo: l’Inter ha già sperimentato il 4-4-2 in rare occasioni, mostrando comunque una buona capacità di adattamento. L’Inter già ieri ha chiuso la gara schierandosi con un 4-4-2 che prevedeva Pavard e Bastoni come terzini. “Le partite non ci devono fare paura”, ribadisce Inzaghi, lasciando intendere che l’Inter è pronta a cambiare pelle pur di restare competitiva su tutti i fronti.
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