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Milan, El Shaarawy scalpita: “Tornerò grande, diamo fiducia a Inzaghi”

El Shaarawy sta lavorando duramente per recuperare dall’infortunio al piede, l’ennesimo di una carriera sfortunata, e non vede l’ora di poter tornare in campo. Ma al suo rientro manca ancora tanto, nella migliore delle ipotesi potrà scendere in campo nuovamente a maggio, per le ultime quattro o cinque partite del Milan in questa stagione. Ma il suo supporto potrebbe a quel punto essere fondamentale, in un momento del campionato topico, quando i rossoneri si augurano di essere ancora in corsa per poter conquistare un piazzamento che vale la qualificazione alla prossima Europa League.

Il Faraone ha concesso una lunga intervista a Sky Sport per raccontare questo difficile periodo che sta attraversando, ma anche per parlare del suo Milan e di quello che vede nel futuro. Intanto la riabilitazione sta procedendo per il meglio, Stephan confessa che questi problemi hanno reso complicata la sua carriera, allo stesso tempo però lo hanno reso più forte come uomo:

Sto meglio, sto recuperando bene e la sto vivendo in maniera più tranquilla e serena. Purtroppo o per fortuna ho già passato questa esperienza e sono riuscito a metabolizzarla: tornerò grande. Nei primi due anni (al Milan n.d.r.) sono cresciuto molto dal punto di vista calcistico e tecnico, ho avuto la possibilità e la fortuna di allenarmi e giocare con grandi campioni. Negli ultimi due anni, invece, sono cresciuto di più da un punto di vista umano: l’esperienza negativa dell’infortunio mi ha aiutato da quel lato e sono riuscito a riuscito a prendere le cose positive da quelle negative per ripartire.

Nonostante l’infortunio le sue giornate sono sempre piene, tra fisioterapia e impegni vari con gli sponsor. Tappa fissa è ovviamente Milanello dove si reca ogni mattina, vede i suoi compagni di squadra e trascorre un po’ di tempo libero giocando a biliardo:

Faccio terapia al piede, lavoro alla parte superiore, mangio a Milanello e poi gioco a biliardo. Albertazzi, Montolivo e Poli sono forti ma quello che vince di più sono io. In passato, Seedorf era molto bravo e ci sfidavamo spesso. Nel pomeriggio torno a Milano e con mio fratello pianifichiamo l’attività della settimana: tra sponsor e Milan c’è da fare.

El Shaarawy dice di non essere assolutamente pentito di aver scelto i colori rossoneri, nonostante il momento del Milan non sia dei migliori. Lui per questa squadra ci ha sempre tifato fin da bambino e ricorda ancora la grande accoglienza ricevuta quando per la prima volta ha messo piede a Milanello. In quell’occasione conobbe Kakà, uno a cui spesso veniva paragonato da giovane. Ora però è il futuro a occupare i suoi pensieri e in quel futuro c’è la voglia di tornare più forte di prima:

Il salto dal Padova al club più titolato al mondo è stato una cosa molto bella ma inaspettata, mi sono dovuto subito adattare alla realtà del Milan e nei primi due anni ci sono riuscito abbastanza bene. Il 2012/2013 è stata la mia annata più bella, il momento più duro è stato quello degli infortuni che mi hanno condizionato tanto. Vivo comunque un sogno: vedevo Milanello e San Siro solo in televisione, sono stato colpito dall’accoglienza. Mi paragonavano Kakà, e oltre a stimarlo era una grande persona e quando l’ho incontrato la prima volta era come mi aspettavo… Sono sempre stato innamorato del Milan e lo sono ancora tanto, il mio obiettivo è tornare a essere grande per la mia squadra e per me stesso, voglio tornare ad essere protagonista come due anni fa.

Prima di pensare al futuro però c’è bisogno di fare qualche considerazione sul presente. L’andamento del Milan di Inzaghi è piuttosto altalenante, alterna vittorie e sconfitte con grande disinvoltura, e non è un bene. Per il Faraone però bisogna continuare a dare fiduci al giovane allenatore:

Passiamo da grandi prestazioni contro le grandi squadre a prestazioni deludenti contro quelle meno forti. Ora conta ripartire dal match con il Cesena per fare più punti possibili, penso che l’Europa o qualcosa di più sia ancora raggiungibile. Per Inzaghi è stata dura, è la sua prima esperienza in una grande squadra. Ci vuole tempo, ci mette la determinazione che aveva da giocatore: è un allenatore dalle idee chiare.

Con più tempo libero a disposizione l’attaccante ha più tempo per dedicarsi ai social network. Uno strumento, a suo modo di vedere, molto utile per stare in contatto con i fan ma che può avere delle controindicazioni:

Li uso spesso, tra giocatore e fan deve esserci una relazione vera: come loro ti sostengono, è giusto farli sentire vicini a te. Mi è dispiaciuto però che, nell’ultimo anno e mezzo, sono arrivate delle cattiverie e questo ha fatto male a me e alla mia famiglia. Io so quanto passione metto nel mio lavoro e quanto ho sofferto per i miei infortuni.

Dal mondo di Youtube di recente è arrivato il divertente video che ripercorre la sua carriera, raccontata nello stile di Buffa. Su questo siamo sicuri che anche El Shaarawy si sia fatto una risata. Niente di meglio in un momento in cui, almeno da un punto di vista calcistico, di motivi per sorridere non ce ne sono poi tantissimi. Il Il Milan dovrà aspettarlo ancora un paio di mesi, lui non vede l’ora di poter tornare in campo e per riuscire a essere decisivo come gli succedeva non più di un paio di anni fa.

cesare10

Ingegnere poco più che trentenne, vive in una città con l'anacronistica (cit.) passione per i cavalli. In attesa di guadagnare con i numeri si diverte con le parole. Imbratta il web da tanto tempo. Una volta aveva anche un blog di dubbio successo, ma lo ha chiuso per aprirne uno del quale non ha mai rivelato l'indirizzo, regola che non sfugge a questa biografia: forse anche per questo, ma non solo, non ha lettori. Scrive di calcio per poter comprare il pane. Nel tempo libero scatta fotografie, partecipa a cortometraggi di aspiranti registi slavi e apre tumblr collaborativi con pretese virali. Gli piace guardare le facce delle bariste ogni volta che ordina bitter con gin.

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