VILLAR PEROSA, ITALY - AUGUST 20: Gianluigi Buffon of Juventus A looks on prior to the pre-season friendly match between Juventus A and Juventus B on August 20, 2014 in Villar Perosa, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Associare la Juventus al Grande Torino può apparire una bestemmia, vero? Eppure, la Signora di Max Allegri ha già eguagliato i granata di Valentino Mazzola in una cosa: mai nessuno – dopo quattro giornate – aveva la difesa imbattuta. Bisogna per l’appunto risalire a quel Toro per ritrovare un simile record. Solo che allora non era il girone unico.
Insomma, la Juve di Allegri in una cosa ha superato quella di Conte e tutte le altre squadre del calcio italiano a girone unico: nella casellina gol subiti c’è ancora scritto zero. Merito di Gigi Buffon, sicuramente, ma anche della difesa a tre. Che è eredita contiana, ma che Allegri sta gestendo in emergenza per le assenze in ogni partita. I vari Ogbonna e Caceres non hanno fatto rimpiangere i titolari, per ora.
Con una difesa solida, poi le partite è più facile vincerle. Ma la bravura del reparto arretrato dipende ovviamente anche dal filtro del centrocampo (e quello della Juve pare non avere eguali in Italia) che, a sua volta, beneficia del gran lavoro degli attaccanti, bravi subito a pressare e a tornare indietro quando la palla è tra i piedi dell’avversario. Zero gol subiti, ma anche un solo tiro in porta a partita per Buffon. Record su record, insomma.
Conte aveva parlato di Juve più forte adesso rispetto alla sua (ma allora perché se n’è andato?). Difficile rispondere ora a questa affermazione. Siamo solo alla quarta giornata. E i 102 punti sono quasi ineguagliabili. Forse, però, il gruppo non era ancora così spompato come pensava Conte e come pensavano anche i media. Basta vedere come corre Lichtsteiner. Tutti vogliono dimostrare che i tre scudetti consecutivi erano merito loro. Non soltanto dell’allenatore. E questo è il miglior risultato del cambio di guida tecnica.
A proposito: Allegri finora ha sempre resistito alla tentazione di cambiare modulo, passando alla difesa a quattro. Anche quando le assenze dietro potevano consigliare di schierare soltanto due centrali. Questo è un merito dell’ex Milan, che non ha voluto stravolgere la fisionomia di una squadra a cui solo la Roma, da un anno a questa parte, pare riuscire a tenere a testa. Tra dieci giorni, allo Juventus Stadium, ci sarà lo scontro diretto. Prima, però, c’è l’Atalanta per continuare a macinare record.
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