Continua la lotta tra la Figc e la Lega Serie A per l’argomento dell’indice di liquidità. La Federcalcio ha portato il valore dell’indice a 0,5 per potersi iscrivere ai campionati così come riferito dal il Corriere della Sera.
I club sono molto delusi per come sono stati trattati dalla Figc, in particolari per i modi e i tempi usati.
Il presidente della Figc aveva rifiutato la richiesta di Casini (presidente della Lega Serie A) di introdurre più avanti il criterio dell’indice di liquidità a 0.5.
Gravina si espone così: “Ho ricevuto dalla Lega in tempi non sospetti proposte di indice allo 0,7. Ne abbiamo discusso e in maniera autonoma ho deciso per lo 0,5. Considero offensivo e umiliante continuare a parlarne. Non si può dire “vogliamo mettere sotto controllo i costi” e poi spendere quanto ci pare.” Conclude il presidente della FIGC.
Si preparano quindi tre ricorsi: Tar del Lazio, tribunale federale e collegio di garanzia del Coni per impugnare la decisione.
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