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Mario Gomez: “I tifosi juventini di Firenze non escono di casa per paura”

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Sarebbe bello se nel nostro calcio ci fosse più distensione. Ma è impossibile quando personaggi particolarmente seguiti, gli attori principali del pallone, ovvero i calciatori parlano – in questo caso sparlano – a sproposito. Come Mario Gomez, l’attaccante tedesco della Fiorentina che ieri, in conferenza stampa dal ritiro di Moena, si è lasciato sfuggire una frase non bella nei confronti della grande rivale viola, ossia la Juventus.

Il bomber, che non è diventato campione del mondo perché non ha partecipato con i compagni al Mondiale, ha detto:

“A Firenze ci sono anche tifosi della Juventus, ma non escono di casa perché sanno che fuori è pieno di tifosi viola”.

Sarebbe carino, visto che ora SuperMario conosce abbastanza bene la lingua italiana, che spiegasse meglio questa affermazione. Ma non lo farà. E allora non si può che interpretare: i tifosi bianconeri sono conigli? Hanno paura perché quelli fiorentini sono violenti? Possibile. Naturalmente, parliamo solo dei tifosi, non di tutti gli abitanti di Firenze. In ogni caso, è una frase infelice. E probabilmente neanche veritiera.

Spieghiamo: i tifosi della Juve sono presenti dappertutto in Italia. Quindi, ovviamente, anche nel capoluogo toscano. E fin qui siamo d’accordo con Gomez. Normale, però, che il pubblico fiorentino sia la grande maggioranza. E anche qui ci siamo. E dunque? Dunque, uscire con la sciarpa bianconera o la maglia di Tevez a Firenze è pericoloso? Sì, purtroppo, perché siamo in Italia. Ciò non vuol dire che gli amanti della Signora se ne stiano chiusi in casa (a festeggiare, tra l’altro).

Gomez è stato infatti smentito sui social network proprio da quelli che secondo lui se ne starebbero dietro le finestre, impauriti dalla fiumana di gente con la maglia viola. “Io esco e indosso pure la maglietta” dice uno. Un altro aggiunge: “A differenza di Torino, dove i viola non esistono”. E anche qui non si può che dare ragione a chi scrive. Se Gomez, dopo la tribolata stagione scorsa, voleva riprendere credito tra i suoi tifosi, poteva tranquillamente parlare di come si sente bene, di quanta voglia ha di giocare e segnare. Senza dire stupidaggini che, tra l’altro, esacerbano gli animi e basta.

alessandropignatelli

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