TURIN, ITALY - SEPTEMBER 16: Juventus FC general manager Beppe Marotta looks on prior to the UEFA Europa League group A match Juventus FC and KKS Lech Poznan at Olimpico Stadium on September 16, 2010 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Beppe Marotta, all’indomani dell’annuncio del mancato rinnovo del suo incarico di amministratore delegato della Juventus, ha rilasciato un’intervista a RaiSport in cui ha spiegato meglio come si sente dopo questa scelta che non è sua, ma della società. Marotta ha infatti detto:
“È una situazione voluta dalla società, io mi adeguo a questa volontà e idee, proprio per amore sia delle persone, sia della Juventus. Mandato via? Un termine un po’ forte. Io sposo questa linea aziendale. Io sono un uomo di azienda, capisco e quindi è giusto che si facciano avanti altre persone. Sono certo di aver dato il 100% in anni di grandi successi. Spero che ci arriva faccia uguale”
Quando gli è stato chiesto se è per lui una situazione dolorosa, ha risposto:
“Sì, perché la vita vita lavorativa e il mondo dello sport sono fatti di sentimenti ed emozioni. In questi 8-9 anni io di emozioni fortunatamente ne ho vissute tante e sono state molto belle”
A Marotta è stato poi chiesto che cosa è stata per lui la Juventus, e lui ha raccontato:
“Qualcosa di unico. Soprattutto per aver fatto crescere tanti giovani dirigenti, che saranno il futuro della Juve. Credo anche di aver accompagnato nella crescita il presidente Andrea Agnelli, che oggi è una figura centrale nello sport nazionale ed internazionale. Quindi fa parte delle pagine belle che non potrò mai dimenticare”
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Sul ricordo più bello non ha dubbi:
“Quello di Trieste, il primo scudetto con Conte in panchina. Un’emozione bellissima perchè imprevista. Eravamo giovani e non accreditati da tutti, ma siamo riusciti con il lavoro e con la dedizione a coronare l’annata con un bellissimo successo”
Gli è stato ovviamente chiesto come sarà il suo futuro e ha spiegato:
“Smentisco di candidarmi alla Federcalcio, non è la mia scelta. Non escludo di potermi accasare in un grande club, perché ho fatto 40 anni ininterrottamente a lavorare nei club senza mai fermarmi. È la prima volta che mi fermo ad inizio campionato, magari per ricaricarmi, però vorrei ripresentarmi nella stagione 2019-20 al timone di un altro club”
Dal 1° giugno 2019 sarà libero da ogni vincolo con la Juventus, per la quale resterà in questi ultimi mesi direttore generale dell’area sport, e così, quando gli è stato chiesto dove si immagina in quella data, lui ha ribadito che spera di essere in un grande club. Sulla Champions League e la possibile presenza in finale della Juventus, Marotta ha detto:
“Se ci fosse sarei orgoglioso, perché questa squadra è frutto anche, non solo, del mio lavoro. Insieme a Paratici, Nedved e Allegri. Tiferei da semplice tifoso la mia squadra”
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