Milan, Abraham: “Cooling break? Ecco come sono andate le cose”

Tammy Abraham, nel corso della conferenza stampa di presentazione al Milan, ha svelato quanto accaduto durante il cooling break.

Il caso c’è. inutile negarlo o volerlo nascondere. Quanto accaduto a Roma sabato sera, durante il cooling break, non può passare inosservato nonostante la volontà anche lodevole degli interpreti di mettere una pezza su quanto accaduto. Il tutto inoltre dopo che Fonseca, a sorpresa, li aveva lasciati fuori dagli undici titolari. L’atteggiamento di Theo e Leao di estraniarsi dal corpo squadra, restando isolati dal resto nei compagni durante il cooling break è un’immagine che alimenta polemica e, legittimamente, anche l’integrità dello spogliatoio rossonero. Come prevedibile i dibattiti divampano, come un fuoco ormai indomabile, e alcuni addetti ai lavori non lesinano critiche marcate ai due milanisti. Tammy Abraham, nel corso della conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore del Milan, ha svelato alcuni importanti retroscena in merito al reale svolgimento dei fatti durante il tanto discusso cooling break.

La verità di Abraham

Il neo attaccante del Milan ha chiarito la situazione cooling break in poche parole che aiutano senza dubbio a distendere gli animi dopo ore di polemiche. L’inglese ex Roma ha affermato quanto segue: “Abbiamo tutti visto la scena. Stavo parlando con loro, c’era adrenalina in corpo. Loro sono rimasti a lato del campo, ma semplicemente perché c’era dell’acqua e hanno bevuto lì”.

Le scuse di Theo e Leao

La recente controversia avvenuta a Roma, con protagonisti due dei giocatori chiave del Milan, Theo Hernandez e Rafael Leao, si è conclusa con un chiarimento e delle scuse formali. Un episodio che avrebbe potuto scuotere l’ambiente rossonero si è trasformato in un’occasione di riflessione e di riconciliazione, grazie anche all’intervento di figure di spicco come Zlatan Ibrahimovic. La situazione, sfociata dopo un incontro dell’Olimpico che ha visto i due protagonisti al centro delle critiche per comportamenti ritenuti non adeguati, si è risolta con la promessa di un riscatto immediato sul campo.