Michele Criscitiello, nel suo editoriale per Sportitalia, ha fatto il punto sulla trattativa per il possibile approdo di Antonio Conte sulla panchina del Milan.
PAROLE – «Oggi la squadra segue meno Pioli, fa parte dei cicli. Il Milan deve decidere entro febbraio chi sarà il prossimo allenatore e se Tiago Motta piace a Furlani ma molto dipenderà anche dal suo prosieguo del cammino, ai milanisti e a tutti i dirigenti (Ibra compreso) l’unico nome in testa è quello di Antonio Conte. L’allenatore è troppo importante e lo è di più se hai una squadra composta da tanti giovani. Pioli è arrivato alla fine del film, siamo ai titoli di coda e Conte è pronto a sposare per 2-3 anni il progetto rossonero. Certo, qualcuno dovrebbe chiamarlo altrimenti all’appuntamento non può presentarsi da solo. Se Furlani alzerà il telefono non rimpiangerà la chiamata, anche perché un grande dirigente si vede nelle scelte dei grandi allenatori che non portano ombra ma luce a chi è al piano di sopra. Il Milan non ha bisogno di altre scommesse in panchina, servono certezze. Di scommesse ne sono state fin troppe in campo».
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