Paolo Maldini è intervenuto al Festival dello Sport di Trento. Di seguito le parole del direttore sportivo del Milan.
VANTAGGIO DI QUANDO I CALCIATORI VENGONO COLPITI DALLA CHIAMATA DI MALDINI – «Parto con questo vantaggio, ma non è dato solo dal fatto che io abbia fatto parte della storia del Milan. Il vantaggio è proprio essere legato a questo club, che è stato grande negli anni 50-60, è stato grande alla fine degli anni 70, è stato grande con Berlusconi. Ha una storia che non va neanche presentata, parla da sola. Quindi quando un calciatore viene chiamato da questo club è più facile credere a quello che viene raccontato, che poi però devono essere vere: così ci si guadagna la fiducia».
ACQUISTI – «Il primo acquisto reale è stato Rade Krunic con cui eravamo già d’accordo l’anno precedente, è stata la prima cosa che ho fatto da solo. Per Theo siamo andati prima a parlare con il Real, con Theo ho usato le stesse parole che userei con mio figlio. Un pochino con i miei calciatori sento questo rapporto padre-figlio, so benissimo quali sono le difficoltà a cui si va incontro a quell’età. Dico che ci sono momenti bellissimi ma anche momenti delicati, io cerco di dare supporto a questi ragazzi prima che a questi calciatori».
L’articolo Milan, Maldini: «Con i calciatori ho un rapporto un po’ padre-figlio» proviene da Calcio News 24.
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