Nel cuore dell’estate e già alle prese con quei grattacapi che nessuna squadra vorrebbe iniziare ad affrontare così presto: l’infermeria rossonera registra un afflusso maggiore del previsto, un trend che sembra riecheggiare le difficoltà della scorsa annata. Sportiello, Florenzi e ora un’aggiunta pesante, quella di Alvaro Morata, il centravanti su cui il Milan riponeva grandi speranze e responsabilità. Un inizio di stagione che svolta verso l’imprevisto, lasciando la squadra e i suoi tifosi a interrogarsi su come colmare un vuoto non indifferente nell’attacco rossonero.
Morata, il nuovo faro dell’attacco del Milan, si è trovato nella scomoda posizione di dover osservare da fuori i prossimi impegni della sua squadra a causa di un problema muscolare. Questa assenza arriva in un momento particolarmente delicato ad appena superato il giro di boa di ferragosto, delineandosi come un ostacolo rilevante non solo per le prossime partite contro Parma e Lazio, ma anche in vista del rientro previsto, incerto e carico di aspettative, per l’incontro con il Venezia. Con la Champions League e il derby all’orizzonte, la prudenza è l’unica strada percorribile, al fine di evitare rischi ulteriori.
La direzione rossonera sembra aver chiaro che il sostituto di Morata debba essere trovato all’interno dello spogliatoio, senza avventurarsi in ulteriori movimenti di mercato. La prima opzione parrebbe orientarsi su Luka Jovic, un cambio apparentemente logico ma che solleva più di una perplessità. La sua recente performance contro il Torino lascia intendere che Jovic non riesca a incidere come vorrebbe nel ruolo di unica punta, trovando maggiori difficoltà senza un compagno d’attacco a supporto. Questi elementi portano ad interrogarsi sulla sua idoneità come sostituto di Morata nell’immediato futuro.
L’entrata in campo di Noah Okafor, con un goal che ha salvato il risultato per il Milan, apre a nuove considerazioni sulla strategia offensiva dei rossoneri. La prestazione dell’attaccante svizzero caratterizzata da una maggiore mobilità e capacità di inserimento rispetto a Jovic, potrebbe rivelarsi l’elemento chiave in queste settimane di necessità. Il suo modo di giocare, più dinamico e predisposto al dialogo con i compagni, si abbina bene al gioco richiesto da Fonseca e potrebbe efficacemente colmare il vuoto lasciato da Morata.
In un momento in cui ogni scelta può pesare sull’andamento di tutta la stagione, il Milan si trova ad affrontare dilemmi tattici e strategici non indifferenti. L’esigenza di trovare una soluzione valida per l’attacco, in assenza di Morata, sottolinea l’importanza della versatilità e dell’adattabilità dei giocatori a disposizione. Il ritorno di Morata, desiderato e atteso, rappresenta un obiettivo a medio termine che necessita di una gestione cauta per evitare rischi. Nel frattempo il Milan si affiderà al suo salvatore contro il Torino, Noah Okafor, con Francesco Camarda chiamato a sedere in panchina insieme a Jovic.
A 34 anni anni Ilkay Gundogan ha ancora voglia di dire la sua, ma col…
Il mercato del Milan di Allegri accelera e si prepara a chiudere quattro importanti operazioni…
Una decisione destinata a far discutere, tra delusione e malumori crescenti della tifoseria nerazzurra: la…
Non c'è proprio pace per Teun Koopmeiners: Igor Tudor ha ormai preso una decisione, la…
L'arrivo di Modric al Milan è sicuramente un momento speciale per la Serie A, ma…
Ademola Lookman è assolutamente il calciatore più chiacchierato del momento, e può essere il jolly…