La ricerca del Milan per un nuovo direttore sportivo è diventata di dominio pubblico. Quattro nomi, tutti provenienti da esperienze diverse, sono emersi: Andrea Berta, ex Atletico Madrid, Fabio Paratici, già in forze a Juventus e Tottenham, Igli Tare, ex Lazio, e François Modesto, con un passato tra Olympiacos e Monza. Una particolarità accomuna questi candidati: sono tutti svincolati. Tuttavia, le loro carriere sono agli antipodi, con Berta che vanta una lunga esperienza e Modesto che rappresenta un profilo emergente. Questa eterogeneità lascia intendere una riflessione approfondita da parte della dirigenza rossonera, chiamata a definire il profilo ideale per il futuro del club.
Secondo “Pianeta Milan”, Gerry Cardinale ha scelto di non stravolgere la dirigenza del Milan. Pur avendo considerato un cambiamento radicale, il presidente ha optato per la continuità, confermando l’attuale assetto con Ibrahimovic, Furlani e Moncada. Sarà introdotta, tuttavia, una nuova figura di raccordo tra le aree operative e il campo: un direttore sportivo. Questa nuova organizzazione permetterà a tutti di concentrarsi sul proprio ruolo: Ibrahimovic come consigliere della proprietà, Furlani come amministratore delegato e Moncada responsabile dello scouting. In questo modo si eviteranno sovrapposizioni e ruoli doppi. Attualmente, infatti, sono tutti ‘fuori focus’: Moncada è sia direttore tecnico che sportivo (senza nemmeno avere la qualifica), Furlani si occupa delle trattative di mercato (compito che va oltre le sue responsabilità di AD), e Ibrahimovic, che dovrebbe solo riportare eventuali problemi alla proprietà, è diventato il volto pubblico e il ‘guardiano’ di uno spogliatoio problematico.
L’approdo di un nuovo direttore sportivo in casa rossonera sembra essere diventato un’esigenza primaria per colmare alcune lacune evidenti. Questa figura, con un ruolo operativo sul mercato, di raccordo tra squadra e società, diventerebbe un punto di riferimento costante per l’ambiente Milan. Sorge spontanea, dunque, la domanda: chi sarà il nuovo responsabile dell’area sportiva? Nonostante le diverse indiscrezioni circolate nelle ultime settimane, sembra che la scelta non sia ancora stata definita. Tuttavia, da fonti interne emergono alcune esclusioni importanti. Innanzitutto, pare che Fabio Paratici non rientri più tra i papabili, nonostante fosse stato inizialmente indicato come il favorito per questa posizione. Tra i profili inizialmente considerati, Berta spicca per la sua esperienza internazionale e il suo curriculum di alto livello. Tuttavia, la sua personalità potrebbe rivelarsi meno incline all’integrazione nel ‘gruppo di lavoro’. La sua autonomia operativa, elemento imprescindibile per Berta, difficilmente troverebbe spazio nell’attuale assetto del Milan. Diversamente, Igli Tare, avvezzo alla collaborazione e abituato a confrontarsi con un presidente tanto esigente quanto ‘invadente’ come Claudio Lotito, rappresenta un’opzione più in linea con le esigenze del club. Al momento, Tare sembra essere il candidato più accreditato, o comunque un profilo analogo al suo. Nonostante ciò, non vanno escluse altre figure, inclusi direttori sportivi attualmente sotto contratto. L’elenco dei potenziali candidati rimane aperto e nuove sorprese potrebbero emergere.
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