A salvare il Milan da un clamoroso ed inatteso KO all’esordio in campionato è stato Noah Okafor, forse uno dei meno attesi. Non è la prima volta che l’elvetico mette il suo marchio nei minuti finali di un match.
L’ex Salisburgo ha continuato a mettersi in mostra con la sua specialità, segnare goal cruciali venendo dalla panchina. L’ultima sua prodezza ha sorpreso e rallegrato i tifosi durante la partita contro il Torino, dimostrandosi ancora una volta un jolly prezioso per il finale delle partite. Con 7 goal segnati in Serie A, 6 dei quali come sostituto, Okafor ha evidenziato la sua abilità di fare la differenza nei momenti chiave, gettando le basi per una riconsiderazione del suo ruolo all’interno della squadra.
Dopo un Europeo trascorso prevalentemente in panchina e un utilizzo a macchia di leopardo nella scorsa stagione, Okafor si trova ad un bivio cruciale della sua carriera. Secondo la Gazzetta dello Sport lo svizzero può sperare di “attaccare” la posizione di Jovic come vice-Morata: sulla sinistra il titolare è senza dubbio Leao e quindi ci sarebbero più possibilità di impiego come centravanti. In tutto ciò Fonseca potrebbe essere costretto a lasciare un attaccante fuori dalla lista Champions e lo stesso Okafor non può dirsi al sicuro.
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