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Milan sconfitto e contestato: le colpe della crisi sono di tutti

I rossoneri tornano all’inferno dopo la vittoria col Venezia: a stupire sono le modalità con cui la squadra si consegna agli avversari.

Il Milan è crollato sotto i colpi di un Liverpool letale; e dire che i rossoneri avevano anche iniziato come meglio non potevano col goal di Pulisic. Il Milan però successivamente ha mostrato tutte le sue fragilità, cadendo in una disfatta che ha sollevato non poche critiche e preoccupazioni.

Sconfitta annunciata

La squadra di Fonseca ha incontrato le stesse difficoltà che avevano generato frustrazione tra i tifosi al termine dell’ultimo campionato. Dopo solo 15 minuti di gioco, la formazione rossonera è parsa svogliata e priva dell’animo necessario a competere ad alti livelli. Questa mancanza di carattere e organizzazione ha subito messo in luce la fragilità di una squadra che, nonostante le aspettative, continua a ripetere gli stessi errori del passato; gli analizza la Gazzetta dello Sport con grande spirito critico.

Fikayo Tomori

Soliti problemi irrisolti

Una delle critiche principali rivolte al Milan riguarda la sua fase difensiva, la squadra è particolarmente vulnerabile sulla fascia destra. Questo punto debole, già noto, non è stato rafforzato e ha contribuito significativamente al risultato negativo, con 2 dei 3 goal subìti provenienti proprio da quella parte del campo. L’impotenza mostrata in difesa fa emergere dubbi sul lavoro svolto fino ad ora da Paulo Fonseca, chiamato in causa per la mancanza di soluzioni efficaci a problemi ormai cronici.

L’assenza del protagonista

Non solo la difesa, ma anche l’attacco non ha brillato nella recente partita. Rafael Leao è rimasto invisibile per l’intero incontro, salvo un lampo isolato al 96′, decisamente tardivo per influenzare l’esito della partita. La rosea però pone l’accento come siano tutti, nessuno escluso, colpevoli di questa situazione.

La contestazione

La sconfitta ha riacceso la rabbia tra i tifosi, in particolare quelli della Curva Sud. La contestazione, nata già a fine della passata stagione, si è intensificata al termine dell’incontro di ieri, segno evidente di una frustrazione crescente per una squadra che sembra aver perso la bussola. Il messaggio è chiaro: il tempo degli alibi è finito, e si attendono risposte immediate e concrete, in vista dei prossimi impegni e, soprattutto, del derby.

Redazione F

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