Nelle ultime ore Paulo Sousa è stato accostato al Milan, per prendere il posto di dell’altro Paulo, Fonseca, che sembra sempre più destinato a lasciare a breve la panchina rossonera. L’ex tecnico di Salernitana e Juventus è al momento libero e figurerebbe come una delle opzioni su cui Casa Milan sta ragionando in caso di addio anticipato a Fonseca. Intervistato da Sportitalia, Sousa ha analizzato il momento dei rossoneri e poi ha svelato quale sarà il suo futuro.
“L’importante è essere coerenti con le proprie idee. Le difficoltà ci sono ovunque, non
soltanto in Italia. Serve poi essere capaci di percepire l’individuo. Più o meno sempre quello che ho cercato di fare, capendo la cultura interna del club. Bisogna capire i giocatori e come si vedono per cercare dei punti d’incontro rispetto a come li vediamo noi. E’ un punto di partenza per la crescita. Il calcio è una micro-società dove servono regole. Se la cultura interna di una società non ti aiuta a creare identità comune, c’è bisogno di tirare fuori molto da noi stessi, in modo coerente a come vediamo le cose. Io sono allenatore e quando ho deciso di farlo sapevo che il focus principale doveva essere il giocatore”.
“L’Italia è casa mia, mi hanno sempre fatto sentire così ed ho anche casa lì. Mi ha dato molto come calciatore e come allenatore. E’ molto esigente e particolare, la amo tantissimo. La vita però è fatta di sfide e bisogna essere preparati ad ognuna di essa, lavorarci nel migliore dei modi”
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