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Paratici al Milan, ormai è ufficiale: ecco cosa non può fare fino al 20 luglio

L’ex Juventus e Tottenham in attesa della firma con i rossoneri, ma fino al termine della squalifica avrà limitazioni operative

Fabio Paratici è il nome scelto dal Milan per ricoprire la carica di direttore sportivo. L’intesa verbale tra le parti è stata raggiunta, ma per l’ufficialità bisognerà attendere che i legali del club e del dirigente sportivo completino le verifiche necessarie. Un passaggio obbligato vista l’inchiesta penale Prisma, che coinvolge Paratici e per la quale è atteso un giudizio il prossimo 15 aprile. Inoltre, Fabio Paratici avrebbe già contattato il nuovo l’allenatore per discutere del progetto rossonero, su un possibile accordo imminente.

Le limitazioni fino al 20 luglio

Nel frattempo, l’ex dirigente di Juventus e Tottenham sta completando la squalifica sportiva di 30 mesi, che terminerà ufficialmente il 20 luglio. Fino a quella data, nel caso venga ufficializzato dal Milan, Paratici avrà una serie di restrizioni operative. Gli sarà vietato avere contatti diretti con agenti o tesserati, limitando quindi la sua attività di mercato alle direttive interne.

Nessuna rappresentanza ufficiale fino al termine della squalifica

Oltre al divieto di interazione con procuratori e calciatori, Paratici non potrà rappresentare il Milan in eventi ufficiali di rilievo nazionale e internazionale, né interfacciarsi con organi federali. Inoltre, gli sarà precluso l’accesso agli spogliatoi. Per le prime settimane di mercato, quindi, il suo ruolo sarà più che altro strategico, in attesa di poter operare senza limitazioni dalla seconda metà di luglio.

 

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