Stefano Pioli a Dazn dopo Roma Milan.
PAREGGIO – «Non abbiamo giocato male. Ci è mancato il fatto di avere le giocate giuste negli ultimi metri. Abbiamo controllato la partita, ma ci è mancata la zona che determina il risultato finale. La Roma in casa non subisce gol, sapevamo che la difficoltà era sbloccare la gara. Più sale il tempo più sale la lucidità. Non è risultato che volevamo ma abbiamo rimediato ad un risultato negativo che si stava creando».
CREDEVA AL PAREGGIO – «Io credevo alla vittoria. Stiamo bene in questo momento, poi oggi è stata una partita strana. Si sono giocati 106′, effettivi 49′. Difficili, non parlo solo del Milan. Difficile avere ritmo, troppe pause. Crederci sempre significa essere un gruppo compatto».
DUE PUNTI PERSI – «Anche per noi, vuol dire che andiamo a casa tutti scontenti».
MODULO – «Abbiamo giocato con due trequartisti e sulla destra attaccavamo di più col terzino e a sinistra con Leao. Ci è mancata la giocata, lo spunto, il passaggio finale. Il ritmo nel giro palla. Troppe volte siamo andati subito fuori. L’abbiamo fatto poco».
ATTEGGIAMENTO – «Non credo che non abbiamo aggredito la partita, abbiamo cominciato bene. Dopo noi possiamo fare meglio ma per dare ritmo alla partita bisogna essere in due. Io pretendo un giro palla più veloce, potevamo aprire più velocemente quando c’era parità numerica».
SFRUTTARE DI PIU’ LEAO – «Sono d’accordo. Quando Rafa riceve palla addosso diventa potente, ma ogni tanto poteva andare sopra e chiedere di più la profondità. Quando lo abbiamo fatto con velocità abbiamo creato situazioni pericolose, abbiamo perso tanti palloni. È solamente un punto, volevamo la vittoria ma la squadra ha giocato e lottato».
COSA DEVE FARE IL MILAN A MAGGIO – «Con la partita di oggi giocheremo 7 partite in 21 giorni. 5 di campionato e la Champions. Dobbiamo pensare una partita alla volta. Il sogno Champions lo abbiamo nel cassetto e lo tireremo fuori nel momento opportuno. Avremo Cremonese, Lazio, Spezia, Sampdoria, Juventus. Le partite sono poche, i punti da fare ci sono. Le difficoltà le hanno tutti, comprese le squadre impegnate in Europa. Se vogliamo arrivare tra le prime 4 dobbiamo accelerare. Leao in versione altruista In alcune situazioni lo è stato in altre no. Poteva fare di più il corto lungo ma ha fatto una buona partita».
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