Quagliarella non ama Conte, ma si lascia spiegare da Buffon “come fare gol”

Nuova vita in bianconero per Fabio Quagliarella, amato e riconsiderato dopo il gol di Londra al Chelsea, poi pian piano riscavalcato nelle gerarchie offensive di Conte, quindi sepolto dopo le parole “segrete” dirette ad Angelo Alessio al momento della sostituzione durante Milan-Juventus, poi ancora redivivo grazie ai buoni impatti contro Celtic e Catania.

La sensazione, ora, è che Anelka a parte (nel senso che nessuno può prevedere cosa accadrà con l’attaccante transalpino, magari nulla) i quattro lì davanti partano davvero alla pari, con forse la sola esclusione di Mirko Vucinic per questione di caratteristiche e potenzialità reali, soprattutto nei big-match.

E quindi per Quagliarella, uomo che continua a preferire i gol difficili a quelli più logici, sarà l’ennesimo banco di prova in questa Juventus di dimensione internazionale. Quel che è certo, è che nelle ultime due partite è finalmente parso più addentrato nel gioco e nelle richieste di movimento del suo tecnico, forte anche di una condizione atletica parsa più che sufficiente.

Resta però l’ambiguità di un attaccante dalle indiscusse qualità balistiche, troppe volte sulla soglia di esplodere (vedi Napoli anche) e vittima talvolta di seri infortuni e talvolta di eccessivi edonismi. Dicono sia un permaloso, Quagliarella. Con Conte il rapporto sembra chiuso, si veda l’esultanza a fine partita con il mister che abbracciava tutti nel suo stile e riceveva una reazione a dir poco “fredda” del napoletano, impegnato a non incrociare mai lo sguardo con il tecnico.

Se il rapporto, umanamente, è compromesso la professionalità di Quagliarella non sembra in discussione. L’impegno è massimo, anche se il malcontento è evidente. Chissà se ascolterà una volta per tutte i suggerimenti di Gigi Buffon, che nel dopogara di Juve-Catania gli spiega come avrebbe dovuto fare per segnare quel 2-0 che pareva già fatto. “Tocco sotto” gli dice il capitano della Nazionale. Lui annuisce, sincero. Ma quanto avrebbe preferito aver segnato con quel destro potente e liftato scagliato verso la porta di Andujar appena 30 secondi più tardi…

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