Nicolò Barella
Mario Sconcerti su Calciomercato.com analizza così il cammino in campionato di Inter e Napoli in particolare. “Io penso che all’Inter sia stata sottovaluta la sconfitta col Liverpool, perché da parte di tutti – da Inzaghi alla dirigenza – c’è stata una corsa alla consolazione. E’ come andare ad un esame preparatissimo e sentirsi dire: non è pronto, torni un’altra volta. E i giocatori questo lo avvertono, molto meglio di noi davanti alla tivù. Ho l’impressione che quello sia stato un momento psicologico molto forte, soprattutto per i giocatori di più qualità: Barella, De Vrij, Calhanoglu, e sono loro i più provati da questa nuova situazione”.
“Il Napoli a Roma nel primo tempo ha subito troppo, meglio nella ripresa. Forse è la squadra più equilibrata. Non gioca mai male. E’ vero che non gioca neanche mai benissimo, ma questo è un campionato relativo, e anche la forza del Napoli è relativa alla qualità delle avversarie. Questo è un Napoli che comunque ha problemi a vincere le partite perché mancano i gol delle ali. Gioca un bel calcio medio, forse il migliore. Insigne ha segnato un solo gol su azione, Politano pure è fermo a uno. Per trovare il gol devi alzare i centrocampisti – Zielinski e Fabian Ruiz – e questo ti espone. Ma il Napoli è una squadra audace, costruita bene, ed è sicuramente merito di Spalletti. Il calcio è semplice: quando le squadre giocano bene è sempre merito dell’allenatore”.
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