Intervenuto ai microfoni di Dazn al termine di Napoli-Inter, Luciano Spalletti ha parlato così.
SULLA PARTITA –: «Stasera era stimolante perché si aveva avanti una finalista con merito di Champions e si voleva dimostrare che l’impresa del campionato non era stato un caso. Inoltre l’Inter era l’unica squadra che non avevamo mai battuto».
RINUNCIARE A QUALCUNO? –: «La squadra non ha bisogno di nessuno, la squadra è stata costruita correttamente dal presidente e da Giuntoli. Di Lorenzo è l’elemento rappresentativo. Ora per me è tutto facile, la gente ti riempie d’amore. Ti sommerge proprio di abbracci e carezze. Ambivo a questo e l’ho vissuto di persona: è la cosa più bella che mi potesse accadere».
OSIMHEN? –: «Le esigenze sono quelle che lui faccia in campo quello che ha sempre fatto. Si può arrabbiare, ma non è sempre colpa dell’allenatore che fa i cambi. Se uno è una volta al di sotto delle sue possibilità… In settimana non si è allenato con continuità e ci sono anche gli altri: si può anche uscire a 25 minuti dalla fine. Il possesso palla non conta Certo che conta, perché fai spendere energie e magari arriva un fallo come quello di oggi perché non trovi il pallone (Gagliardini, ndr). Fare un calcio di attesa è più facile, quando invece hai 50 metri di campo alle spalle devi capire quando scappare, quando restare in uno contro uno… Poi magari in alcune partite avrai difficoltà, le perderai, ma gare come quella di oggi ti danno soddisfazione».
FUTURO? –: «Non sto aspettando nulla, è tutto definito. C’è solo da dirlo e abbiamo concordato con De Laurentiis di aspettare a dirlo. Dalla cena che si fece è tutto definito».
L’articolo Spalletti: «Stimolante giocare contro una finalista di Champions, sul mio futuro…» proviene da Inter News 24.
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