La prima giornata di Eredivisie si è giocata e il tempo sembra essere passato inesorabile sul campionato. Non ci riferiamo tanto ai risultati dei primi 90 minuti, che lasciano il tempo che trovano. A contare di più è quella sensazione di impoverimento o se volete di trasformazione che le big hanno dopo la sessione estiva di mercato, peraltro ancora apertissima e, di conseguenza, foriera di possibili sviluppi. Se vogliamo è anche un po’ il destino di un torneo che sta crescendo, tanto da avere scalzato quello portoghese ed essere entrato tra i Top Five del calcio europeo. Ma al pari di altri che pure lo precedono nel ranking, è fatale che si perdano i pezzi migliori e non necessariamente tutti in direzione Premier League. Il caso di Xavi Simons, geniale cannoniere del Psv, è il più indicativo, con il suo passaggio al Lipsia. Il campionato orange ha certamente perso un suo motivo d’interesse, ma è altrettanto certo che altri ne guadagnerà.
Se i bomber si prendono la copertina, può essere interessante scrutare più nel profondo e osservare cos’è successo per quanto riguarda i giocatori determinanti nel costruire gioco. Il 2022-23 aveva visto nella Top Five dei giocatori che toccano più palloni 3 sole squadre rappresentate. Vediamo chi sono e cosa è successo.
TIMBER E ALVAREZ – Il giocatore più coinvolto nella costruzione del gioco di tutta l’Eredivisie è un difensore moderno, duttile, dai piedi buoni. Anche se l’Ajax ha stentato, Jurrien Timber si è imposto all’attenzione ed è finito all’Arsenal, conquistandosi così quella Champions League che altrimenti non avrebbe giocato. Anche Edson Alvarez è entrato sotto la lente d’ingrandimento di Londra. Pochi giorni prima dell’inizio dell’Eredivisie si è parlato di una forte offerta del West Ham che si è concretizzata in tempi brevissimi.
SMAL E ZERROUKI – Un terzino sinistro e un centrocampista centrale del Twente, squadra che probabilmente non raccoglie il dovuto per quanto seminato. Il primo è rimasto a Enschede, il secondo è stato “promosso” al Feyenoord, a raccogliere l’eredità di Kokcu. Il turco fa parte della Top Five, ha cucito il gioco dei campioni d’Olanda con grande continuità e una certa raffinatezza. Il trasferimento al Benfica è un passaggio interessante, come quelli che fa lui, per capire se in un calcio diverso saprà essere all’altezza.
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