VERONA, ITALY - APRIL 23: FC Torino president Urbano Cairo looks on prior to the Serie A match between AC ChievoVerona and FC Torino at Stadio Marc'Antonio Bentegodi on April 23, 2017 in Verona, Italy. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
In casa Torino c’è ancora amarezza per il derby perso 4-0 contro la Juve lo scorso 23 settembre. I granata, tifosi in testa, erano convinti di poter fare una bella figura in questa partita, ma alla fine hanno dovuto sopportare una dura sconfitta sulla quale ha pesato l’espulsione (giusta) di Baselli al 24esimo del primo tempo. Proprio da questo aspetto è partito Cairo per la sua analisi: “Non si riesce sempre a giocare in 10 contro 11. È una partita che non è commentabile. Certamente fossimo stati in 11 contro 11 sarebbe stata una sfida diversa e ce la saremmo giocata. Non c’è stata partita, giocare in 10 contro 11 in casa della Juventus non è facile. Successe anche la scorsa stagione con l’espulsione di Acquah, ma lì eravamo in vantaggio e poi prendemmo gol da Higuain alla fine”
Derby a parte, Cairo sta apprezzando la sua squadra, soprattutto per i miglioramenti in fase difensiva rispetto allo scorso campionato concluso con 66 gol subiti: “La nostra difesa era la sesta migliore del campionato prima del derby. La difesa di quest’anno è certamente più competitiva dello scorso anno, maggiormente in grado di reggere gli attacchi avversari. Alla fine dell’anno avremo risultati migliori rispetto allo scorso anno, ne sono sicuro. E abbiamo giocatori che stanno crescendo. Sono fiducioso“.
Nel Torino di quest’anno per il momento non ha ancora brillato Niang, un giocatore per il quale il club granata ha fatto un grosso sforzo economico. Cairo non si è ancora demoralizzato e aspetta fiducioso il miglior Niang: “È un giocatore che ha qualità notevolissime, non le ha ancora dimostrare con noi. Le ha dimostrate al Genoa, con Mihajlovic al Milan fece un campionato ottimo. Su di lui sono molto ottimista e fiducioso perché è un giocatore che ha qualità importantissime e straordinarie. Probabilmente 15 milioni sono troppi e anch’io avrei voluto spendere di meno, ma il mister e io ci tenevamo ad averlo. Sono sicuro che ci darà grandi soddisfazioni. Dipende da lui, dal suo impegno in allenamento. Contro il Bayern in estate ha fatto cose strepitose. Averne problemi come Niang…“.
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