Andrea Soncin ha parlato in conferenza stampa anche dei condizionamenti che possono avvenire per la mancata contemporaneità delle gare delle avversarie per la lotta salvezza. “La vittoria contro il Bologna è una bella iniezione di fiducia per tutto il gruppo, ad esempio Kiyine e Johnsen che non avevano mai segnato. Poi ogni gara fa storia a se, a seconda dell’avversario e delle condizioni dei nostri giocatori. Il successo dà morale non solo ai titolari, anche ai subentrati e anche all’ambiente. Essendo esseri umani il fatto che la Salernitana giochi prima ci condizionerà”.
“Probabilmente mantenere la contemporaneità sarebbe stata la cosa più sensata, senza entrare nel merito delle scelte della Lega. Comunque vogliamo continuare così, solo in questo modo potremo sperare di avere ancora qualche chance nell’ultima giornata. Sarà una grande emozione e un orgoglio incontrare Mourinho, è uno dei tecnici più titolati della storia e un grande comunicatore. In campo però ci va la squadra, voglio vedere lo spirito visto in questi giorni. Penso che davanti a 65/70 mila persone troveremo una Roma che ha bisogno di punti per chiudere il discorso qualificazione all’Europa. Penso troveremo una Roma combattiva, anche diversa da quella vista a Firenze. Ci stiamo però preparando al meglio perché è una chance di fare un’impresa in uno stadio pieno”.
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