La pesante umiliazione subita nell’ultimo derby ha lasciato tracce profonde in casa blucerchiata, i tifosi della Sampdoria ancora non riescono a darsi pace, non tanto per la sconfitta in sé ma per l’approccio alla gara della squadra. Il gruppo organizzato Ultras Tito Cucchiaroni ha scritto una lettera indirizzata alla squadra, all’allenatore, alla società e a tutti i tifosi di fede doriana, la stessa missiva è stata consegnata nelle mani di Delio Rossi oggi pomeriggio a Bogliasco prima della seduta di allenamento prevista per il pomeriggio. Non c’era Edoardo Garrone, come preannunciato, il suo incontro con i giocatori e lo staff tecnico è stato rimandato a domani.

La lettera dei tifosi prende spunto dal 3-0 rimediato contro il Genoa domenica sera, ma è solo un punto di partenza per poter parlare di un futuro che non si annuncia per niente semplice. Il corpo della lettera è organizzato per punti, in ognuno dei quali ci si rivolge ad una delle parti chiamate in causa, si parte da quelli che sono i protagonisti sul campo i calciatori. Sono parole dure, vengono definiti “cadaveri”, si chiede una reazione annunciando che da ora in poi il loro lavoro settimanale sarà monitorato con attenzione:

Abbiamo visto un branco di cadaveri aggirarsi per il campo. Non solo non sembravate giocatori, ma nemmeno uomini. Non è da uomini cadere senza combattere, farsi deridere senza reagire. La vergogna di cui vi siete coperti dovrebbe spingervi ad una reazione d’orgoglio, anche se non siamo sicuri ne abbiate la caratura morale. In ogni caso potete dimostrarci di che pasta siete fatti da subito, anzi da sabato alle 18. Di certo per voi è finita la bella vita. La nostra presenza a Bogliasco, a venirvi a vedere svolgere il
vostro lavoro, sarà costante da qui a fine campionato.

Poi la palla passa a Delio Rossi e al suo staff, al tecnico viene chiesto di riuscire a trovare il modo per motivare la squadra, di ritrovare il carattere che lo ha reso famoso e che, a quanto pare, in questo momento sembra aver smarrito:

Faccia in modo, mister, che prestazioni come quella di domenica non si ripetano mai più. Infangano il suo lavoro, e le assicuriamo che vedere una squadra così drammaticamente asessuata urta noi tifosi molto più di questo o quel cambio. Dov’è finito quel carattere per il quale era famoso? Lo ritrovi alla svelta perché con questo atteggiamento, rischiamo grosso, noi ma anche lei.

L’attacco più duro però è quello verso la società, i tifosi sono delusi e infuriati soprattutto con Edoardo Garrone. L’accusa è quella di non aver mantenuto le promesse fatte, la richiesta è quella di capire subito quali sono i problemi della Sampdoria di questo inizio stagione e preparare le eventuali contromosse per non rischiare nuovamente una caduta nel baratro della serie cadetta:

I programmi enunciati sono stati già disattesi. Ci avete parlato di salvezza il primo anno e di soddisfazioni negli anni successivi (14 maggio 2013, intervista di Edoardo Garrone a Telenord), ma quest’anno partiamo per salvarci e non in carrozza (sempre parole vostre). I tifosi hanno un grande cuore, ma sfortunatamente per voi anche buona memoria, e le dimostrazioni di attaccamento alla maglia fornite (numeri e soldi, non discorsi) meritano maggior rispetto. Inoltre è troppo comodo scaricare le colpe su squadra e allenatore, sempre da parole dette dal Presidente(stessa intervista di cui sopra), ci aspettavamo un’assunzione di responsabilità che non c’è stata. Valutate in fretta se l’attuale rosa risponde ai requisiti richiesti
per centrare l’obiettivo stagionale, e in caso contrario attivatevi per colmare le lacune al mercato di riparazione. Una caduta in B sarebbe un disastro sportivo, ce lo ricordiamo bene, ricordatevelo anche voi.

Infine l’appello ai tifosi, al popolo blucerchiato viene chiesto semplicemente di dimenticare in fretta il passo falso del derby (“un campanello d’allarme, non un gong che sancisce un k.o”) e di continuare a stare vicini alla squadra con un unico obbiettivo: restare attaccati alla Serie A. L’occasione per il riscatto la Sampdoria lo avrà già sabato quando alle 18 scenderà in campo a Trieste per sfidare il Cagliari, non si tratta certo di un’ultima spiaggia visto che la stagione è ancora lunghissima, ma un ennesimo ceffone potrebbe paradossalmente fare ancora più male da quello preso domenica sera sotto la pioggia di Marassi.

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ultimo aggiornamento: 18-09-2013


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