Si può asserire con certezza che il Milan, durante l’era Berlusconi, non ha mai vissuto una stagione così caotica come quella attualmente in corso. Anche durante gli anni più duri della gestione Berlusconi, sicuramente le stagioni che vanno dal 1996 al 1998 che terminarono con un undicesimo e un decimo posto, difficilmente si è visto un caos di tali proporzioni, un disordine perfino difficile da descrivere con precisione.

Nel Milan di oggi, infatti, c’è qualcosa che non va praticamente ovunque: nei giocatori, nell’allenatore, nella società. Calciatori divertiti dopo l’eliminazione dalla Champions League, le stranezze di Clarence Seedorf, i rapporti burrascosi tra Adriano Galliani e Barbara Berlusconi: alcune sono solo voci, altri, invece, sono fatti confermati e ben visibili. L’unica certezza è che il Milan ha davvero bisogno di una ricostruzione praticamente ex novo.

Per quanto riguarda la parte rimanente di stagione, in cui il Milan tenterà di tirare avanti fino alla fine limitando i danni, invece, ci ha pensato il secondo portiere Marco Amelia a fornire ai media una parvenza di unità di questo Milan, una missione quasi impossibile.

Queste sono state le sue principali dichiarazioni rilasciate durante un’intervista a Sport Mediaset con le quali il portiere campione del mondo ha assicurato che l’ambiente rossonero è coeso nonostante l’annata disgraziata:

La crisi c’è, i risultati non vengono e il Milan è in difficoltà anche perché è abituato ad altri obiettivi. Siamo uniti e ci tengo a sottolinearlo. Altrimenti verrebbero fuori notizie di discussioni e di risse. Al Milan non siamo così, siamo uniti, soprattutto nei momenti di difficoltà. Chi ha qualcosa in più, sta cercando di trascinare e aiutare gli altri.

Amelia non ha potuto far altro che confermare la crisi nerissima e rassicurare i tifosi riguardo l’impegno dei giocatori nel voler superare questo periodo. Il portiere romano ha dichiarato che la squadra avrebbe voluto reagire già nel match con il Parma ma l’espulsione di Abbiati, un Cassano in stato di grazia che ha consumato la sua personale vendetta e un Amauri che quando vede la maglia rossonera si esalta puntualmente sono bastati per complicare una missione che solitamente per il Milan dovrebbe essere alla portata.

Marco Amelia, inoltre, ha anche dichiarato con fermezza che i rapporti tra la rosa e l’allenatore Clarence Seedorf sono ottimi e che i giocatori non hanno mai contestato i metodi dell’olandese.

Nonostante le rassicurazioni, però, la certezza, per ora, è una soltanto.

Ai tifosi del Milan, le parole non bastano più.

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