Un altro protagonista dei Mondiali brasiliani decide di lasciare l’incarico di commissario tecnico rassegnando le dimissioni: sono pochi i selezionatori delle 32 Nazionali rimasti al loro posto dopo Brasile 2014, tra questi non c’è Alejandro Sabella che proprio oggi ha deciso di farsi da parte comunicando al presidente dell’AFA Julio Grondona di non voler guidare oltre l’Argentina, ufficialmente per “motivi personali“.

Personaggio particolare noto in patria per i successi con l’Estudiantes, dopo la delusione per la finale persa contro la Germania Sabella aveva deciso di prendersi qualche giorno di tempo per capire se era il caso di guidare la selezione albiceleste anche nella Copa America in programma l’estate prossima in Cile. Evidentemente alla fine ha prevalso la voglia di staccare la spina in attesa di una chiamata da qualche squadra di club.

Sabella aveva preso il posto di Sergio Batista, ct in carica per un anno in cui aveva clamorosamente fallito l’appuntamento con la Copa America casalinga nel 2011, competizione poi vinta dall’Uruguay. Ai principi di agosto del 2011 quindi l’AFA aveva affidato le sorti della Seleccion al Mago, come viene soprannominato in patria Sabella che alla guida di Messi e compagni si è qualificato agevolmente per i Mondiali ottenendo in tutto 26 vittorie, 10 pareggi e solo 6 ko.

E ora? Il vecchio Grondona setaccia il terreno per capire a chi passare il testimone e le prospettive non sono delle più rosee. I nomi più caldi e gettonati che vengono fatti in Argentina sono quelli di Diego Pablo Simeone e di José Pekermann, peccato però che i due siano attualmente sotto contratto rispettivamente con l’Atletico Madrid e la Colombia. Parte in seconda fila ma alla fine potrebbe spuntarla Gerardo “Tata” Martino, reduce dall’esperienza amara col Barcellona.

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ultimo aggiornamento: 29-07-2014


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