Da cannibale a stuntman il passo è breve. Le due facce negative di Luis Suarez, uno degli attaccanti più forti della Premier League (attualmente primo nella classifica marcatori con ben 30 gol all’attivo in questo campionato), a volte si palesano con brutalità o goffaggine, a seconda della situazione. Durante la gara vinta dal suo Liverpool sul campo del Norwich per 3-2, Suarez si è reso protagonista di un episodio comico. Del resto, la sua fama di simulatore in Inghilterra è cresciuta con questo tipo di cadute grottesche che fanno imbufalire squadre e tifosi avversari.

Suarez è stato contrastato dal centrocampista ghanese Alexander Tette. Il piede del giocatore del Norwich al massimo tocca il tallone di Suarez, non certo la gamba. Ebbene, Suarez si è lanciato a terra (come una catapulta, direbbe qualcuno…) rotolando e lanciando grida di dolore. L’arbitro non ha abboccato, l’azione è proseguita e nel giro di pochissimi secondi Suarez si è rialzato come una molla perché il pallone stava transitando nella sua zona e per cercare di beffare la difesa avversaria ricevendo un passaggio dal suo compagno.

Suarez fu anche punito con una squalifica di ben otto giornate nel 2011 per un brutto episodio di razzismo nei confronti del terzino del Manchester United terzino Patrice Evra. Successivamente, per tenere sempre viva la sua fama di cattivo, non diede la mano ad Evra durante il consueto rito pre partita e scoppiò un mezzo putiferio. Cattivo e non per gioco: la rivista statunitense Bleacher Report lo ha inserito al primo posto di una speciale classifica in cui compaiono i calciatori più odiati del pianeta.

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