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Amauri, gol e ottimismo: “A Parma sto tornando ai miei livelli”

Quante volte Amauri è andato in doppia cifra nel campionato di Serie A e con quante squadre? Da oggi vanno aggiornate le statistiche dell’italo-brasiliano che aggiunge il Parma tra le squadre con cui ha segnato con più regolarità: dopo Chievo (2005/06, 11 reti), Palermo (2007/08, 15 reti) e Juve (2008/09, 12 reti), oggi Amauri è arrivato a quota 10 con la maglia dei ducali, festeggiando questo importante traguardo (raggiunto giocando 25 partite) con un gol di pregevolissima fattura al Pescara: assist di Marchionni, stop di petto al limite dell’area con Kroldrup stretto in marcatura, agilissima quanto fulminea rovesciata con palla in rete alla sinistra di un immobile Pelizzoli.

Dopo alcune tappe fugaci ad inizio carriera, la storia di Amauri si dipana attraverso poche quanto importanti stazioni: le ottime cose al Chievo, l’esplosione al Palermo e la mancata consacrazione alla Juve. Quindi il Parma (che aveva già assaggiato nel 2001 pur senza mai indossarne la maglia), prima con il prestito di due stagioni fa (7 gol in 11 apparizioni), quindi col contratto biennale (con opzione per il terzo anno) firmato da svincolato l’estate scorsa. Un amore ormai sbocciato quello tra il centravanti e il club emiliano:

“Sicuramente questo è uno dei gol più belli che ho fatto, sto vivendo un momento splendido. Dicevo che volevo restare qui per tornare ai miei livelli e ora ci sono quasi. L’ambiente di Parma mi ha dato grandissima fiducia, sto tornando quello che ero e spero che anche la squadra possa continuare così. Abbiamo 38 punti e possiamo ancora toglierci delle soddisfazioni. La Nazionale? Per ora penso a fare bene con il Parma, poi vedremo”.

Eletto migliore in campo contro il Pescara, Amauri ha parlato a calco del risultato e della sua prestazione; il tutto con l’umiltà che lo contraddistingue da qualche tempo e che in fondo lo ha sempre caratterizzato:

“Abbiamo disputato una grandissima partita, il risultato è giusto. Avevamo voglia di conquistare questi 3 punti, passiamo una buona Pasqua. Il mio gol? Ci ho sempre provato, questo è il secondo gol che faccio in rovesciata. Quando ho stoppato la palla e l’ho vista scendere bene ho provato ed è andata bene. Sono contento, sono tornato sui miei livelli. Oggi volevamo vincere a tutti i costi, ora concentriamoci sulla prossima gara”.

Due reti alla Sampdoria, una al Torino, all’Atalanta e al Palermo, un’altra al Catania, quindi la tripletta al Tardini ancora contro il Toro e la perla di oggi al Pescara: fanno dieci, abbastanza per alzare la voce e farsi notare. Perché la Nazionale resta un miraggio, ma in fondo non poi chissà quanto.

vieni127

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