Durante la trasmissione post-partita su Sky Sport, Giancarlo Marocchi ha tracciato un quadro preciso dell’atteggiamento di Simone Inzaghi, dopo la vittoria netta contro il Cagliari. L’allenatore dell’Inter è apparso carico, quasi nervoso, mai disposto a sedersi o a rilassarsi, nemmeno con due gol di vantaggio; un episodio in particolare ha fatto esplodere la sua rabbia. Per Marocchi, questo comportamento non è frutto del caso. Inzaghi sa quanto conti, in questo momento, tenere il gruppo concentrato fino all’ultimo secondo. L’immagine che ha dato dalla panchina è quella di un uomo coinvolto al massimo, pronto a trasmettere energia a ogni giocatore. Un tipo di leadership che non passa inosservata e che riflette la consapevolezza della posta in gioco.
L’ex centrocampista ha poi spostato l’attenzione sulla forza collettiva dell’Inter, definendola una delle chiavi fondamentali per spiegare l’ennesima prestazione convincente. La squadra non si affida a soluzioni individuali, ma costruisce i successi partendo da un’idea chiara e condivisa. Ogni elemento in campo ha un ruolo ben definito e nessuno può permettersi di tirarsi indietro. L’intensità non è solo una richiesta tattica, ma un’identità che coinvolge tutti. Calhanoglu guida, ma il funzionamento dipende dalla partecipazione continua degli altri dieci giocatori di movimento. Un’armonia che non nasce per caso, ma che viene coltivata ogni giorno, anche nei dettagli più piccoli. Questo meccanismo rende l’Inter difficilissima da affrontare.
Nel suo intervento, Marocchi ha speso parole importanti anche per Marko Arnautovic, tornato decisivo con un gol e un assist. L’attaccante ha trovato finalmente il modo di esprimersi al meglio. Non ha pressioni da titolare inamovibile, ma riesce comunque a incidere quando viene chiamato in causa. “Sembra aver trovato la sua dimensione. È chiaramente il terzo attaccante, ma questa posizione lo sta esaltando. Tecnicamente è tra i più forti del nostro campionato“: le parole di Marocchi. L’assist regalato a Lautaro è il simbolo di questa trasformazione: un tocco raffinato, pensato prima degli altri. A Bologna si intuiva già la sua qualità, ma oggi sembra aver trovato un equilibrio nuovo. In questo contesto, anche il suo carattere, in passato considerato difficile, sembra essere un alleato, non più un ostacolo.
Leggi l’articolo completo Arnautovic si è trasformato davvero? Un passaggio contro il Cagliari fa esplodere il dibattito, su Notizie Inter.
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