Andrea Masiello, una delle figure chiave dello scandalo calcioscommesse scoppiato nel 2011, sta per terminare la lunga squalifica che aveva patteggiato col procuratore federale Palazzi (in totale 2 anni, 5 mesi e 15 giorni) e così l’Atalanta, che ne ha sempre detenuto il cartellino, ha deciso di reintegrarlo definitivamente in rosa come confermato da uno scarno comunicato apparso ieri sul sito degli orobici: “Atalanta Bergamasca Calcio comunica che, a partire da martedì 13 gennaio, il calciatore Andrea Masiello riprenderà gli allenamenti presso il centro Bortolotti di Zingonia“. La notizia era nell’aria da qualche giorno, d’altra parte lo stesso difensore qualche mese fa aveva spiegato:

“In estate andrò in ritiro con l’Atalanta e a gennaio riprenderò a giocare. Mi sono allenato in questi mesi con il tecnico Del Nero insieme ad altri calciatori senza contratto, come Daniele Ficagna. Ora sono rimasto ad allenarmi da solo perché gli altri hanno trovato ingaggio”.

Tre lunghi anni per l’ex giocatore del Bari che ha provato il carcere e multe salate, oltre agli arresti domiciliari e soprattutto l’umiliazione in pubblica piazza, con vero pentimento come ha sempre sostenuto da Viareggio, sua città natale, dove è stato impegnato nel sociale con la costruzione di un campo di calcetto a sue spese e interventi di stigmatizzazione nei confronti dei reati a lui stesso contestati. “Ho sbagliato tantissimo, ma se anche gli assassini hanno un’altra opportunità perché non posso averla io?” diceva quasi sottovoce tempo fa, con l’Atalanta che lo ha sempre tenuto sotto contratto seppur al minimo salariale. Ora il ritorno è vicino a dalle colonne de L’Eco di Bergamo si sfoga:

“Ho sbagliato e ho pagato. Chiedo fiducia e proverò a meritarla. Nonostante il lungo stop non ho mai pensato di smettere di giocare. Fin dall’inizio del buio il mio primo pensiero è stato quello di tornare qui cambiato. Per ora penso di esserci riuscito, poi parlerà il campo e starà a me provare a far ricredere chi non vorrà darmi fiducia”.

Stefano Colantuono è stato l’artefice del suo reintegro, chissà che il 31 gennaio contro il Cagliari all’Atleti Azzurri d’Italia non gli regali anche l’ebrezza di calcare il rettangolo verde; l’ultima sua partita da professionista risale al 15 gennaio 2012 all’Olimpico di Roma contro la Lazio, Masiello procurò un calcio di rigore nel 2-0 per i biancocelesti. Ma è stata la sua precedente esperienza a Bari a condurlo in un tunnel scurissimo da cui solo ora sta rivedendo la luce.

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ultimo aggiornamento: 09-01-2015