Atletico Madrid's midfielder Koke (C) shoots to score in front of Malmö's Danish goalkeeper Robin Olsen (L) and Malmo's defender Erik Johansson during the UEFA Champions League football match Club Atletico de Madrid vs Malmo FF at the Vicente Calderon stadium in Madrid on October 22, 2014. AFP PHOTO/ JAVIER SORIANO (Photo credit should read JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images)
Non è l’allungo decisivo verso il primo posto, ma è sicuramente un avviso alle altre tre squadre del girone, Juventus compresa. L’Atletico Madrid strapazza gli svedesi del Malmoe e insieme all’Olympiakos vola a sei punti in classifica. I vice Campioni d’Europa ci mettono un tempo prima di prendere le misure al Malmoe e poi dilagano nella ripresa. Va a segno finalmente anche Alessio Cerci, al suo primo gol in Champions League con la maglia del club madrileno. Un gol poco ininfluente se non per la differenza reti (il quinto della partita), che però potrebbe dar fiducia all’ex attaccante del Torino.
La partita – Spagnoli con Mandzukic in avanti, supportato alle spalle da Arda Turan, Koke e Griezmann. Il tecnico norvegese Hareide schiera il Malmoe con Rosemberg e Kiese Thielin in attacco, Forsberg, Adu ed Eriksson a centrocampo. Al 5′ occasione per Halsti che di testa impegna Moya . Poco dopo gol annullato a Niguez per fuorigioco, al 24′ Eriksson si rende pericoloso ma il pallone esce a lato. Al 35′ Mandzukic trova la respinta di un difensore avversario sulla linea di porta, nel finale ci prova Arda Turan, ma il suo destro finisce a lato.
Nella ripresa l’Atletico mette la quinta. Al 48′ Koke porta in vantaggio gli spagnoli, pallone che termina all’angolino basso, sette minuti più tardi Olsen salva su Mario Suarez Olsen. Al 61′ Mandzukic fa 2-0 sfruttando un cross teso di Koke, poi il tris di Griezmann che trasforma in oro un’azione corale. Rosenberg chiede un rigore, ma viene ammonito per simulazione, poi al 78′ Mario Suarez sfiora il palo della porta avversaria. Il gol del centrocampista potrebbe arrivare poco dopo, ma Olsen salva tutto. Dal corner susseguente ci pensa Godin per il 4-0 e nei minuti di recupero arriva il sigillo di Cerci (subentrato a Mandzukic al 77′): l’ex torinista colpisce il palo con un tiro a giro, pallone che torna su suoi piedi e altro tiro, stavolta vincente.
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