MilanNews ha intervistato Adriano Bacconi per cercare di capire da dove nascono alcuni dei grossi problemi del Milan di Paulo Fonseca. “Diciamo che già con il Torino la formazione era un po’ sperimentale e il fatto di arrivare a fare delle prove all’inizio del campionato non è qualcosa di brillante”.
“In generale il Milan si è rinforzato perché ha preso due difensori di livello internazionale, migliori di quelli dell’anno scorso: Pavlovic è il migliore fra tutti, ha dimostrato di saper risolvere certi problemi. Giocatore fortissimo nell’uno contro uno, nel gioco aereo e a impostare. Emerson Royal è senz’altro di maggior spessore anche tecnico rispetto a Calabria. Sapendo che quello era il reparto dove c’erano maggiori rimedi han cercato di porre rimedio”.
“Manca un centrocampista di grande spessore perché Reijnders è uno che ama andare in attacco e in Olanda ha goduto di grande libertà perché aveva centrocampisti come Schouten che lo coprivano, cosa che al Milan non può fare. Manca uno alle spalle che faccia il lavoro sporco, cosa che non fa Loftus-Cheek. Nel mezzo manca un equilibratore. Fofana non so se può essere quel giocatore internazionale che può dare qualità nelle due fasi però sicuramente è un giocatore di livello più alto rispetto a Bennacer e Musah di livello più alto”.
Su Theo Hernandez e Rafa Leao
“La catena di sinistra è il grande equivoco tattico: è croce e delizia. Più croce che delizia. Certo, quando Theo e Leao spingono hanno fantasia e intesa, ma quando c’è da retrocedere per coprire sono giocatori pigri. Il Milan spesso si sbilancia e se non hai giocatori generosi nei recuperi paghi dazio. […] Il Milan non può permettersi di avere una catena di sinistra che non ripiega e non pressa. Se non si mettono nella testa di giocare per la squadra e non per se stessi sarà un problema”.
“Theo è pericoloso per il Milan. Serve un giocatore che spinge ogni tanto ma che ti permette di avere la diagonale coperta. Una squadra che si espone così ha bisogno di queste caratteristiche. Magari un giocatore meno spettacolare, ma più umile. Pioli è stato troppo generoso con lui, dandogli carta bianca. Ora il francese fa fatica a ritrovarsi”.
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