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Benatia: “Dopo la morte di Ciro Esposito non mi riconoscevo più nel calcio italiano”

I tifosi romanisti sono nuovamente arrabbiati con l’ex Mehdi Benatia, già trasformatosi in pochissimo tempo da eroe a traditore dei colori giallorossi. Il marocchino ex Udinese la scorsa estate si è reso protagonista di un lungo braccio di ferro con la dirigenza romanista, facendo di tutto pur di trasferirsi al Bayern Monaco di Pep Guardiola che gli garantiva uno stipendio molto più alto oltre alla possibilità di giocare questa edizione della Champions League come titolare in una delle squadre accreditate per la vittoria finale.

Un film già visto; da una parte le ambizioni della Roma che puntava molto su Benatia per arrivare allo Scudetto e dall’altra quelle personali del giocatore, che non voleva lasciarsi scappare l’opportunità di firmare il contratto della vita andando a giocare per l’allenatore più vincente degli ultimi 10 anni. Alla fine fu il giocatore a vincere questo braccio di ferro passando al club bavarese nell’ultima settimana di agosto per 26 milioni di euro, con grande disappunto per i tifosi giallorossi che si sono comunque consolati con l’acquisto del greco Manolas.

Oggi, a distanza di quattro mesi dal suo trasferimento in Baviera, il difensore marocchino è tornato sull’argomento, adducendo nuove motivazioni al suo addio alla Roma ed al calcio italiano. Benatia ha raccontato di essere rimasto sconvolto da quanto avvenuto a Roma nel maggio scorso prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Il riferimento è ovviamente all’agguato ai danni di Ciro Esposito, tifoso partenopeo morto – dopo un mese e mezzo in ospedale – a causa di un colpo di pistola esploso, secondo la ricostruzione degli inquirenti, da parte di Daniele De Santis, l’ultrà romanista ed esponente dell’estrema destra capitolina. Queste le parole di Benatia:

“Non potrò mai dimenticare gli orrori della finale di Coppa Italia, scene terribili e la tragedia quella di Ciro Esposito… Tutto il mondo ha visto l’immagine del calcio macchiata, purtroppo. Io non mi riconoscevo più in quel calcio, anche se non dimentico che sono cresciuto come professionista grazie alla Roma e a Garcia”.

I tifosi romanisti non credono a questa versione e stanno accusando il loro ex beniamino sui social network di essere un’ipocrita, che ora sta cercando di mascherare la sua avidità agli occhi di tutto il pubblico appassionato di calcio.

Stefano Capasso

Sono un giornalista pubblicista residente a Bologna. La mia collaborazione con Blogo è iniziata nel giugno del 2009 con il magazine CalcioBlog.it. Sfruttando la mia passione per molti altri sport oltre al calcio, dal luglio 2012 ho iniziato a scrivere anche su OutdoorBlog.it in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012.

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