Coppa Italia
Radio Bruno ha chiesto a Borja Valero di descrivere l’atmosfera dei Fiorentina-Juventus. “Quando sono arrivato a Firenze parlavo poco l’italiano ma quando ci avvicinammo alla mia prima partita contro la Juventus sentivo dire da tutti i tifosi solo “mi raccomando… mi raccomando…”; non capivo cosa volesse dire ma poi ho compreso bene. La gente a Firenze è molto più carica nei giorni prima del match con la Juve e tutto fa molta impressione. E’ bellissimo vedere la coreografia della Curva Fiesole, ti dà un’ulteriore iniezione di fiducia”.
“Io mi avvicinavo alle partite coi bianconeri in modo spensierato anche se sentivo la responsabilità di avere tutto un popolo dietro che viveva in modo incredibile quell’appuntamento sportivo. Il 4-2 con la Juve del 2013? Lo stadio spinse letteralmente Cuadrado in occasione del gol finale… ma ricordo ancora i secondi di silenzio quando passai la palla a Joaquin in occasione del nostro vantaggio. Mi dispiacque nel 2015 vincere l’andata delle semifinali a Torino con la Juve e poi perdere 3-0 al Franchi… nella gara di ritorno abbiamo peccato di presunzione, pensando che era tutto fatto. Quel giorno sapemmo che Tevez si era infortunato e dunque forse sottovalutammo l’appuntamento“.
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